S. MARINELLA – L’ultima volta ci eravamo lasciati con la firma, il 17 novembre 2010 all’Hotel Najadi, dell’assessore regionale all’urbanistica Ciocchetti alla delibera che dava il via al Piano Quadro della Quartaccia, che avrebbe sbloccato una situazione stagnante da diversi anni. Per quanto riguarda il Piano Casa invece si era reso necessario ulteriore tempo in quanto era ancora in fase di studio, mentre il Piano paesistico Regionale era all’inizio di un esame che avrebbe verificato, attraverso i decreti ministeriali, se ci fossero le possibilità per inserire alcune zone di Santa Marinella sottoposte al vincolo paesistico, nel centro abitato. L’onorevole Ciocchetti aveva affermato, inoltre, che “dare case a chi ne ha bisogno risulterà un volano anche per la nostra economia dove l’edilizia rappresenta il 35%”, ma per i cittadini della Quartaccia era un film già visto e molti avevano il timore più che giustificato che, all’atto concreto, si sarebbe risolto tutto in un niente di fatto perché “chi poteva costruire costruisce, e chi non poteva continua a non farlo”. Con il senno di poi questi cittadini avevano ragione perché oggi, 9 aprile 2011, la situazione non solo non si è sbloccata, ma appare ancora più intricata. Impossibile trovare il bandolo della matassa, perso tra le lettere aperte della minoranza, i rimproveri del Sindaco Bacheca, le dichiarazioni del Comitato della Quartaccia, le minacce per il prossimo Consiglio comunale e le annunciate mobilitazioni degli abitanti del quartiere, sempre più infuriati e sempre meno disposti ad ascoltare chiacchiere. “Secondo me stanno mettendo carne sul fuoco – dice una signora del rione – perché vogliono battere sulla Quartaccia perché fa comodo anche a Ballarini adesso, fa comodo premere per ottenere il Ptpr per la Quartaccia perché serve anche per il demanio, per sbloccare la situazione delle spiagge. In pratica è tutto pronto, manca solo un foglio, manca solo il Ptpr, e manca anche a loro per la spiaggia”. Da questo interesse congiunto arriverebbe, secondo il quartiere, la rinnovata amicizia con l’Amministrazione comunale e la sinergia con il Sindaco, con l’assessore Grimaldi, nonché con il delegato al demanio Romitelli, tanto acclamata sui giornali in questi giorni in risposta alle recenti dichiarazioni tanto criticate anche da Ballarini stesso, fatte dalla minoranza in una lettera aperta ai cittadini della Quartaccia dove si legge: “Mentre voi siete in attesa da anni di costruire un’abitazione per i vostri figli, il sindaco Bacheca con delibera di Giunta 301 del 15/10/2010, ha approvato un Piano Integrato di Intervento (in pratica la possibilità di costruire dove non sarebbe permesso) nella vostra zona su un terreno di circa 4000 mq, per la costruzione di 24 appartamenti di circa 60 mq l’uno, in cambio di un centro anziani di 80 mq e un tratto di marciapiede”. Ancora più complicata è la ricerca della verità circa il terreno sul quale si vogliono costruire questi 24 appartamenti; sembrerebbe infatti, secondo alcuni abitanti della zona, che si voglia costruire su “un terreno espropriato dal Comune e lasciato area verde. Ma ormai il tempo è scaduto e visto che non è stato sfruttato in alcun modo in quanto area verde, e qui il problema risale alla Giunta Tidei, il terreno è tornato al vecchio proprietario che il Comune dovrebbe pagare, ma, non avendo i soldi per farlo, sembra abbia firmato la delibera del Piano Integrato per permettere di costruirci sopra e rientrare così del suo debito”. Ma a questo punto, in cambio di 4000 mq di costruzioni, si sarebbe potuto chiedere un Piano “integrato” di bene pubblico superiore agli 80 mq previsti per il centro anziani ed al tratto di marciapiede previsto. Secondo alcuni la verità è questa, secondo altri il terreno in questione non c’entra niente, secondo altri non cambierà mai niente e secondo altri ancora ormai la situazione è risolta ed è solo questione di poco tempo prima di poter costruire le case ai propri figli sul terreno di famiglia. Ma su una cosa sono concordi gli abitanti del rione: “O costruiamo tutti o non costruisce nessuno. Se fanno partire i lavori da una parte soltanto, stavolta occupiamo tutto e blocchiamo la ferrovia”. Nessuno sa se e quando si riuscirà a scrivere la parola fine su questa complicata vicenda, di sicuro ha ragione il consigliere Bianchi quando afferma: “Credo che nel prossimo consiglio comunale ne vedremo delle belle”. To be continued…
Francesca Ivol