S. Marinella. Pdl furibondo con Emanuele Pepe

consiglio comunale s. marinellaSANTA MARINELLA – Non è proprio andata giù al Pdl di S. Marinella l’astensione del Consigliere Emanuele Pepe sul Bilancio 2011 approvato martedì sera in Consiglio comunale; gesto politico con cui ha di fatto sancito la sua fuoriuscita dalla maggioranza. E la presa di posizione del partito, che girda al tradimento, è durissima.
“Pur essendo consapevoli che la sua astensione non sarà mai pregiudiziale rispetto alla tenuta della Maggioranza guidata dal Sindaco Bacheca, intendiamo fortemente stigmatizzare il comportamento del consigliere comunale, che non trova alcuna giustificazione, né nella forma e né nei contenuti – si legge in una nota ufficiale del Pdl – Nella forma, perché come correttezza impone, Pepe avrebbe dovuto evitare quel clamoroso colpo di scena in consiglio comunale, informando della sua decisione quantomeno il capogruppo Maggi, se non tutta la maggioranza. Ma evidentemente il consigliere comunale si trovava in un profondo stato di crisi d’astinenza di visibilità. Nei contenuti, perché le sue esili spiegazioni trovano facile smentita nella realtà: l’esposizione di Venanzo Bianchi ha infatti smontato punto per punto le tesi di Emanuele Pepe. Ma del resto, anche dalla sua spontanea uscita dal Pdl, si può ben comprendere che il giovane Pepe si è dimenticato dell’aiuto che gli era stato offerto in termini elettorali e che gli ha consentito di raggiungere i banchi del consiglio comunale nel 2008; un aiuto che proveniva proprio da quel Pdl e da quella maggioranza che oggi egli stesso giudica così incapace ed antidemocratica”.
“La storia delle persone che nella nostra città hanno fatto ieri la Destra ed oggi il Centro-Destra, – prosegue il partito – arrivando agli straordinari risultati in termini di consensi e apprezzamento da parte della cittadinanza santamarinellese, ci impone di cancellare il nome di Emanuele Pepe dai nostri annali.
Pertanto riteniamo che la scelta del sindaco di revocare le deleghe al consigliere e di esautorarlo completamente da qualsiasi ruolo nell’ambito della maggioranza sia stata non solo necessaria e giusta, ma anche doverosa ed encomiabile”.