SANTA MARINELLA – “Una storia nata male che prosegue nel peggiore dei modi”. Esordisce così il Pd cittadino nel commentare le ultime vicende legate all’orto botanico di Santa Marinella, contestando nuovamente l’atteggiamento del sindaco Roberto Bacheca e della sua Giunta. “Un parco pubblico lasciato per anni in totale abbandono, diventa, senza una ragionevole urgenza, uno strumento di lavoro per un’azienda che si vede affidare un bene comune attraverso un atto d’imperio del Primo Cittadino afferma il Segretario Emanuele Piendibene – Un parco pubblico aperto senza il rispetto della normativa in materia, inadempienza tale che il Comando dei Vigili Urbani non ha potuto far altro che disporne la chiusura”. Le recenti dichiarazioni del Sindaco secondo cui “sarà possibile intraprendere un percorso che possa garantire la riapertura del parco attraverso un accordo di programma con la Pro Loco, con l’installazione di giochi gratuiti e l’organizzazione di eventi, in attesa di tutte le autorizzazioni contestate” non fanno che confermare, secondo il Pd, la validità delle argomentazioni della minoranza rispetto alle denunciate mancanze di autorizzazioni, mancanze di un accordo di programma con la Pro Loco, mancanza di giochi gratuiti e utilizzo del parco anche per scopi sociali. “Il Sindaco Bacheca, in grande affanno, mobilita in maniera strumentale una parte della società santamarinellese con argomenti speciosi – continua Piendibene – non dichiarando le proprie responsabilità su una vicenda dai contorni sempre più oscuri, dimenticando di aver dato in concessione un bene collettivo, attraverso un marchingegno burocratico, bypassando le procedure, imponendo ai servizi del Comune e ai dirigenti responsabili il suo arrogante decisionismo”. Secondo il Pd il sindaco Bacheca appare sui giornali locali con interviste definite “puerili, ridicole e offensive” nei confronti della minoranza che invece ha solo cercato di tutelare un bene comune quale la salute e la sicurezza di un luogo originariamente pubblico. Incriminante è la colpa di non aver fatto un bando pubblico con le dovute regole e condizioni che avrebbero permesso l’utilizzo del parco anche oltre il mero aspetto commerciale, magari per iniziative di interesse sociale e culturale. “Questa amministrazione non accampi scuse, aveva tutto il tempo per istituire questo bando, sono ormai tre anni che, in malo modo, ci governa” attacca ancora Piendibene. La volontà del partito è quella di lasciare ai bimbi di domani la speranza che avranno regole certe nelle quali possono crescere e non solo oggi dei parchi dove divertirsi e che “il Nonno G.P., la signora Liliana D’Adda e il presidente del ‘Comitato Via Ortigara’ Maria Pia Bresciani non si facciano strumentalizzare per far morire valori fondamentali – conclude Emanuele Piendibene – e che non diventino i paladini inconsapevoli delle incapacità politico-amministrative di questo piccolo sindaco”.
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