S. Marinella. “Malumore e confusione nel personale”, la minoranza chiede conto al Sindaco

Comune di Santa MarinellaSANTA MARINELLA – Insoddisfazione, confusione e malumore. Sono questi gli stati d’animo che la minoranza individua nei dipendenti comunali e dei quali ha deciso di chiedere conto all’Amministrazione attraverso una interrogazione presentata al Sindaco Bacheca e all’Assessore al Personale. L’opposizione fa riferimento a un senso di stanchezza dei dipendenti che non la facilita nei propri compiti, risultando ad esempio spesso difficile reperire i documenti amministrativi che “non risultano al loro posto”. “Alcuni uffici appaiono con tutta evidenza sguarniti – aggiungono poi dalla minoranza –  mentre altri affollati, e  ben pochi impiegati risultano soddisfatti dei processi di
mobilità interna o della distribuzione dei carichi di lavoro”; inoltre, “sebbene indirettamente o fra le righe, non manca chi lamenti disparità di trattamento a seconda delle convinzioni politiche, come disparità di assegnazione degli straordinari in base allo stesso illegittimo motivo; da una nostra verifica, ci risulta che c’è chi accumula centinaia di ore di straordinario e chi non ne fa nessuna, in uno stesso ufficio”. Si parla poi di uffici trasformati in sorte di “segreterie politiche” degli assessori di riferimento, di mancata integrazione di una dipendente trasferita ad altro ente, di un Direttore generale che “non ha mai inciso positivamente sulla organizzazione della macchina amministrativa”, di dimissioni del Presidente
del Consiglio di Direzione, Dott. Borrelli, probabilmente “in contrasto con l’Amministrazione”, dopo che il Consiglio stesso aveva indicato “con chiarezza
elementi di criticità e fattori disfunzionalisia nella programmazione, che nella gestione del personale”, i quali sarebbero elencati in maniera dettagliata in una relazione del 17 maggio 2010. Una lunga serie di ragioni che spinge l’opposizione a chiedere al Sindaco “quali atti di programmazione sul personale hanno prodotto, a partire dall’insediamento, la Giunta e l’Assessore al personale, e secondo quali criteri; se, in previsione del trasferimento degli uffici, l’Assessore al personale o il Direttore Generale si sono preoccupati di organizzare una riunione fra i responsabili dei servizi per un coordinamento;
per quali motivi, e per quali responsabilità, le analisi e le indicazioni 
del Consiglio di Direzione sono rimaste inascoltate e senza esito; quali risultati positivi di gestione la Giunta attribuisce al Direttore
Generale; quali criteri vengono adottati per i trasferimenti interni; se è vero che a poche settimane dalla scadenza dell’anno 2010 non era stata ancora avviata la procedura degli scatti orizzontali, possibilità prevista solo
entro quella data; se sono stati rilevati e programmati i carichi di lavoro per stabilire il reale fabbisogno degli uffici; come rispondere al personale in merito alle ore di straordinario che si lamentano siano state concesse agli amici degli amici” e, infine, “se, per adempiere al D.L. 150/2009, l’Amministrazione ha già individuato figure di alta professionalità, ed eventualmente quali”.