SANTA MARINELLA – E’ ancora polemica tra l’Assessore ai Tributi Venanzo Bianchi e il Movimento Difesa dei diritti del Cittadino. Il motivo è, di nuovo, la vicenda Tarsu 2005, quella, per intendersi, delle bollette, delle bollette presunte e delle bollette annullate.
“Apprendiamo dalla stampa che l’Assessore – spiega l’Ufficio Stampa Mdc – ha commentato, tramite un comunicato stampa, nemmeno inviatoci in copia, la nostra azione di verifica e tutela. Siamo costretti a replicare e commentare, rifacendoci purtroppo solo a quanto riportato dalla stampa, perché a nostro parere nelle dichiarazioni dell’Assessore si ravvedono delle inesattezze dovute, concordiamo, ad una mancanza di confronto con gli uffici comunali, che mai ci hanno convocati per il rilascio del prescritto parere”.
Mentre Bianchi ha sostenuto che Mdc riteneva prima illegittima la notifica perché in ritardo e, ora, la riterrebbe invece regolare ma con una illegittima decadenza di tre anni, il Movimento replica di non aver mai sostenuto la tesi che gli avvisi di accertamento siano nulli perché notificati in ritardo, ma di aver criticato il fatto che sono stati inviati a ridosso della scadenza, pur avendo avuto ben 5 anni per emetterli.
“Tale scelta – affermano – ha causato una eccessiva celerità nella trattazione delle pratiche. Tale celerità poteva essere foriera di errori, ed il dato del 14% di avvisi di accertamento annullati, indicato dallo stesso Assessore, giustifica ampiamente la nostra azione a tutela. Il fatto poi che nessuno di questi provvedimenti di autotutela riguardi la motivazione di illegittimità da noi avanzata (affermazione che non possiamo al momento verificare, non essendo presenti sulle lettere di accettazione dell’istanza le motivazioni) da un lato non ci stupisce, dall’altro è un’aggravante per il Comune. Non ci stupisce perché accogliere anche una sola delle istanze da noi proposte significherebbe, di fatto, annullare tutti gli avvisi emessi, ed è un’aggravante per il Comune perché, al di là del profilo di presunta illegittimità da noi sollevato per tutti gli avvisi, il 14% degli stessi era errato. 318 famiglie trattate da evasori fiscali ingiustamente: di questo si lamentano con noi i cittadini. E questo dato, provenendo dall’Assessore preposto, non è in discussione. Lodiamo sicuramente l’iniziativa di voler aggiornare la Banca Dati tributaria del Comune, ma riteniamo che tale attività doveva essere effettuata prima di emettere avvisi di accertamento, e non dopo, grazie a quelle 318 famiglie che si sono dovute giustificare dinnanzi non già al Comune, ma addirittura ad una società privata. Gli Evasori vanno individuati e puniti, ma per farlo non devono essere infastiditi e costretti a giustificarsi i cittadini onesti. Questo è il solo principio che ci muove”.
Al di là delle polemiche, tuttavia, ciò che è ora importante è che la vicenda è lungi dall’esser irrisolta: è ancora pendente la valutazione del Garante sulla vicenda e sui profili di presunta illegittimità presentati da Mdc. Per cui, i cittadini che condividessero i dubbi del Movimento possono ancora presentare l’istanza di autotutela anche se hanno già pagato, in quanto è dovere del Comune rispondere nel merito alle istanze dei cittadini. Bisogna, infatti, ricordare che presentare un’istanza di autotutela non comporta alcuna conseguenza dal punto di vista legale.
A tale proposito, Mdc offre gratuitamente la propria assistenza ai cittadini, nella sede di via Mameli n. 15 e, al telefono, al numero 0766/036164.