S. Marinella. Il Prc: “Un Piano triennale di piccole opere”

cantiere s. marinellaSANTA MARINELLA – “Una concezione piccina del ruolo di amministratore”. Così il consigliere di minoranza Andrea Bianchi ha definito martedì sera il Piano triennale delle opere illustrato dall’Amministrazione in Consiglio comunale e che comprende, tra i vari intervesti previsti,  l’apertura di un nuovo sottopassaggio ferroviario in via IV Novembre, la sistemazione del Lungomare Capolinaro e di alcuni parchi e giardini. “Una serie di piccoli progetti”, commenta il circolo del Prc Benedetti-Michelangeli, secondo cui “l’amministrazione dovrebbe invece progettare per il futuro sviluppo della città, pensare in grande, in modo da lasciare all’amministrazione successiva prospettive e idee almeno avviate, e non il vuoto pneumatico”.
“Il consigliere d’opposizione Mucciola – incalzano da Rifondazione comunista – ha evidenziato come opere strategiche e vitali per S. Marinella, come il Municipio e gli uffici comunali, l’express way o la trincea ferroviaria, manchino totalmente da piano triennale delle opere così come una risposta al problema della viabilità. Questo significa che S. Marinella continuerà a vivacchiare senza strade, senza uffici, senza servizi non solo per i successivi tre anni ma anche in futuro. Cosa si intende fare inoltre del patrimonio comunale? Per quanto tempo si ritiene debbano rimanere inagibili ed inutilizzati gli uffici in via della Libertà? Il Prc da sempre sostiene che le opere infrastrutturali necessiterebbero non solo di risorse ma anche di una visione d’insieme dello sviluppo della città, visione che a questa amministrazione manca completamente. La giunta Bacheca si distingue infatti per l’assenza di pianificazione urbana, sostituita dai piani integrati disorganici, affidati a privati che nessuno controlla né vincola. Il nostro Comune non si è mai dotato di uno strumento di pianificazione generale diventato obbligatorio per legge: il Pugc (Piano Urbanistico generale Comunale, legge 38/1999), che ha praticamente sostituito il Piano Regolatore generale. Progetti di future opere infrastrutturali – concludono dal partito di opposizione – potrebbero persino essere respinte dalla Regione in quanto fuori dalla normativa vigente”.