SANTA MARINELLA – “Servizio porta a porta: avrà inizio il primo giugno per i Quartieri Fiori e Valdambrini. Seguiranno indicazioni dettagliate in merito a tempi e modalità di consegna delle nuove attrezzature e svolgimento del servizio”. La frase è ancora in calce alla pagina del “porta a porta” sul sito del comune di Santa Marinella nonostante siamo ormai al 7 giugno e della raccolta differenziata non ve ne sia ancora l’ombra. In merito alle indicazioni dettagliate circa tempi e modalità di consegna delle nuove attrezzature e dello svolgimento del servizio al rione Valdambrini, la popolazione non è ancora stata informata di nulla. Ieri mattina è passata la solita raccolta della nettezza urbana e sono
stati svuotati i soliti cassonetti rotti e fatiscenti. Per quanto riguarda il rione Fiori, proprio nella mattinata di domenica 5 giugno, è stata vista più di una persona raggiungere i cassonetti con i sacchetti di immondizia in mano e gettarli via come al solito.
Dopo le numerose rettifiche riguardo la data di inizio della raccolta dei rifiuti rivoluzionaria e senz’altro ottimale per l’ambiente e la nostra salute, si riscontra l’ennesimo ritardo. Evidentemente ci sono dei problemi alla base che non si riescono a risolvere. Forse la Gesam, la piccola società su cui grava la difficoltà della raccolta porta a porta, non riesce a gestire la situazione perchè ha già evidenti problemi economici e di personale. La stagione turistica è praticamente già iniziata e il numero delle persone presenti nella cittadina è già sensibilmente aumentato, specialmente nel fine settimana. Come già notato dalla minoranza, il problema della raccolta dei rifiuti si fa più serio nei mesi estivi, soprattutto per il basso numero di cassonetti rispetto agli abitanti e all’immondizia
generata. Questo si riscontra soprattutto in alcuni quartieri più popolosi di altri, in cui sarebbe auspicabile che la raccolta dei rifiuti fosse fatta almeno un paio di volte al giorno, ma qui subentrail problema principale che vede nella Gesam una società troppo piccola per gestire questo gravoso onere.
Ad aggravare la situazione negli scorsi giorni ci ha pensato l’Acea che, venerdì 3 e sabato 4 giugno, ha tolto l’acqua a diversi condomini della Perla lasciando interi appartamenti in una situazione tragica. Tempo fa erano state rateizzate delle bollette non pagate e la società, stufa di non ricevere i soldi che le spettavano, ha pensato bene di togliere l’acqua a condomini interi, coinvolgendo inevitabilmente anche i cittadini che la bolletta l’hanno sempre pagata. Diversi cittadini si sono infine rivolti alle associazioni dei consumatori per cercare di essere tutelati rispetto ad episodi simili nel futuro, soprattutto, è bene ribadirlo, in previsione di una stagione turistica che nonostante le fastidiose piogge domenicali, si prospetta calda e ricca di villeggianti.
Seppur nella ragione in quanto alla causa, l’Acea è passata dalla parte del torto per quanto riguarda la modalità che ha utilizzato ma soprattutto a causa del pessimo tempismo che ha avuto bloccando i rubinetti in un week end di turismo. In periodo pre-referendum sulla privatizzazione dell’acqua forse non è stata una mossa così saggia perchè, così facendo, si potrebbe rischiare di spingere le persone a votare contro l’acqua pubblica a favore di una sua privatizzazione nella speranza che la situazione sia gestita in una maniera migliore.
Pronti o non pronti, porta a porta o non porta a porta, acqua corrente o non, l’estate della Perla è ormai iniziata e non resta che cercare di viverla nel migliore dei modi, magari imparando a chiedere aiuto se ci si rende conto di essersi infilati in una situazione che non si riesce a gestire o semplicemente chiedendo scusa alla cittadinanza se la si lascia priva di acqua in un orario in cui forse metà della popolazione si trova sotto la doccia al ritorno dal mare.