Paliotta: “Trenitalia deve ritirare le denunce”

protesta pendolariLADISPOLI – “Le testimonianze dei pendolari parlano chiaro: quel treno era già fermo da oltre 30 minuti sotto il sole cocente, con le porte chiuse e senza aria condizionata  per cui Trenitalia deve ritornare sulle sue posizioni e ritirare la denuncia per interruzione di pubblico servizio”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha commentato l’esito della riunione che si è svolta martedì 23 agosto presso l’aula consiliare del comune della città balneare a cui hanno preso parte i pendolari che a seguito della protesta del 31 maggio stati raggiunti da avviso di garanzia. All’incontro hanno preso parte oltre al primo cittadino di Ladispoli, il presidente del Comitato Pendolari Litoranea Nord, Roberto Oertel, il senatore Stefano Pedica, l’avvocato Laura Russino, il legale del comune, Mario Paggi, l’assessore alla viabilità Emanuele Cagiola e alcuni rappresentanti dei pendolari della tratta Roma Civitavecchia.
“Già il fatto – ha proseguito Paliotta – che abbiamo dovuto slittare di 45 minuti l’inizio dell’incontro perché il treno che doveva portare qui alcuni pendolari era in ritardo la dice lunga sul come funzioni la tratta Fr5. Una linea che nonostante la crescita esponenziale delle città a nord di Roma e la presenza di uno dei terminal croceristico più grandi d’Europa è ancora ferma a dieci anni fa con carrozze insufficienti e spesso obsolete. Abbiamo chiesto personalmente alla direzione di Trenitalia un incontro, che si dovrebbe svolgere tra poche settimane, nel quale affronteremo tutte le tematiche che sono state evidenziate nella carta delle criticità della linea Roma Civitavecchia a firma dei cinque sindaci del litorale nord inviata circa due mesi fa all’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, alla Regione Lazio e all’Autorità Portuale. In quella sede ci batteremo affinché Trenitalia ritiri la denuncia sporta nei confronti di una quarantina di pendolari. Non mi stancherò mai di dirlo: non c’è stata nessuna interruzione di pubblico servizio perché quel treno era già fermo e non poteva assolutamente viaggiare e, soprattutto, mancavano le condizioni igienico sanitarie necessarie”.
“Se Trenitalia non rinuncerà all’azione legale – ha concluso Paliotta – il Comune di Ladispoli sarà al fianco dei pendolari e si costituirà parte civile. Il  nostro obiettivo è quello di difendere i nostri concittadini per cui sosterremo ogni eventuale class action”.
Durante la riunione il senatore Stefano Pedica ha annunciato che sui fatti accaduti lo scorso 31 maggio e sulla situazione nella tratta Fr5 presenterà sia un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia che una interrogazione parlamentare.