Ordinanze sotto le scarpe

CIVITAVECCHIA – Non è certo una città dalle mille sorprese Civitavecchia, soprattutto quando bisogna attenersi al rispetto delle regole. Semmai rasenta quasi la monotonia verificare come le cattive abitudini siano piuttosto radicate e ripetitive con il trascorrere delle stagioni. Ecco dunque, lo scorso 9 giugno, la doppia ordinanza dell’ormai ex Commissario Santoriello, su proposta del comando di Polizia Municipale, per tentare di regolamentare la Movida 2014, con il divieto di vendere e somministrare bevande in contenitori di vetro dalle ore 21:00 alle 7:00 e di protrarre la diffusione di musica oltre l’1 di notte. Ordinanze che in queste prime settimane di giugno sono state platealmente disattese. In particolare, in modo più che plateale, per quanto attiene il vetro. Per rendersene conto basta farsi un giro la sera nel cuore della movida civitavecchiese, ovvero Lungomare Thaon de Revel, e notare decine e decine di giovani con bottiglie di birra e altri alcolici tra le mani, oltre che direttamente sui banconi e i tavolini dei numerosi esercizi commerciali che ignorano totalmente l’ordinanza. E gli effetti, quelli peggiori, si manifestano il mattino seguente, quando il mancato rispetto delle regole e la proverbiale inciviltà di tanti giovani producono l’inevitabile, pericoloso e squallido risultato: vetri e cocci di bottiglie disseminati ovunque, soprattutto sulla spiaggia del Pirgo dove sembra quasi il divertimento preferito di molti lanciare la bottiglia di birra appena ingurgitata per mandarla in mille pezzi. Il camminamento con cui si accede alla spiaggia mette i brividi per la quantità di vetri che lo ricopre; pessimo biglietto da visita per i turisti che comunque numerosi durante l’estate si affacciano sulla spiaggia e pericolosissima trappola per tutti i suoi frequentatori, bambini in primis.
Non va meglio per ciò che riguarda la musica. Quasi mai il limite dell’una di notte viene rispettato, soprattutto nel weekend quando le casse di vari locali rimbombano anche fino alle 2, con decibel indubbiamente oltre i limiti consentiti per legge.
Ma è evidente che l’assoluta mancanza di controlli, almeno in questo primo periodo, rappresentano un invito a nozze per la trasgressione delle regole. Ecco dunque un primo importante banco di prova per la neo insediata amministrazione Cozzolino: far rispettare la legge.

Marco Galice