Nuovi exploit di De Mattei, a migliaia ne chiedono le dimissioni

roberto de matteiRoberto de Mattei non è un membro dell’inquisizione, non è un novello Savonarola, ricopre un incarico che anzi farebbe pensare ad una doverosa laicità almeno nelle uscite pubbliche: è il vice presidente del CNR, che si pone tra gli altri l’obbiettivo di “rappresentare una risorsa da valorizzare per lo sviluppo socio-economico del Paese.” In un’intervista a Radio Maria, come già riportato dal nostro giornale, il nostro ha sostenuto, riferendosi al Giappone, che i terremoti “sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio”; dopo questa dichiarazione da giorni all’interno dell’organo di ricerche si levano proteste e richieste di dimissioni. A chiedere formalmente un passo indietro era stata già la Flc-Cgil (il sindacato scuola), e anche il presidente dell’Accademia dei Lincei ha criticato le affermazioni di De Mattei. Ma la parabola oscurantista di De Mattei è di lunga data all’interno del CNR: nel 2009 organizzò infatti un convegno antidarwiniano. Ora nell’ambito scientifico c’è chi è arrivato alla proposta provocatoria:  “perché il cardinale Ravasi non diventa vicepresidente del CNR e il prof. De Mattei  presidente del Pontificio consiglio per la cultura?”.
Una provocazione, ma dettata dall’esasperazione. Dal canto suo il segretario della Flc-Cgil Rosa Ruscitti chiede formalmente le dimissioni di De Mattei: “Riteniamo che, pur nel rispetto delle credenze di ognuno, esistano dei limiti alle esternazioni, imposti dalle cariche pubbliche che si ricoprono, e che il professor de Mattei li abbia oramai superati abbondantemente. L’intervista gira sul web e il Cnr sta diventando una barzelletta. Al fine di garantire la credibilità dell’Ente e il rispetto della Rete Scientifica, il cui lavoro permette la collocazione dell’Ente nei primi posti delle classifiche internazionali, la Flc-Cgil chiede le dimissioni del vicepresidente e che siano resi pubblici criteri e valutazioni alla base della selezione dei prossimi vertici dell’ente”. Sul web in questi giorni è molto facile imbattersi in un altro pezzo del repertorio dematteiano. Stavolta si mischia clericalismo ma anche una certa dose di machismo criptofascista: secondo il nostro l’impero romano sarebbe caduto per colpa degli “invertiti” che infestavano Cartagine (“Cartagine, la capitale dell’Africa romana, contendeva ad Alessandria e ad Antiochia il primato della dissolutezza e godeva della reputazione di essere il paradiso degli omosessuali”). La Provvidenza, infatti, si sarebbe servita dei barbari per liberare l’impero romano dagli omosessuali. De Mattei si è servito dei microfoni di Radio Maria per dar voce alla posizione antistorica di un autore cristiano del V secolo, Salviano di Marsiglia, contenuta nell’opera “De Gubernatione Dei”. Non solo non ne prende le distanze, ma la avalla. Ecco un passo di “questo capolavoro”: “Si sa che per quanti pochi siano ad assumere atteggiamenti svergognati, sono molti a contagiarsi con le oscenità di quella minoranza. Un’unica prostituta, ad esempio, fa fornicare molti uomini. E lo stesso succede con l’abominevole presenza di pochi invertiti, che infettano un bel po’ di gente. E non saprei dire chi sia più colpevole davanti a Dio, dal momento che sia gli invertiti che le loro vittime sono condannati alla medesima punizione. Gli omosessuali non avranno parte al Regno di Dio”.
Che l’omosessualità sia per il vicepresidente del Cnr qualcosa da “combattere”, risultava già chiaro quando, in un’intervista, De Mattei dichiarò: “Vale in politica l’effettività del risultato finale e mi sembra molto meglio al governo un omosessuale che lotti realmente contro la stessa, che un non-omosessuale che poi la tolleri o la  permetta”.
Ma, trattando argomenti all’ordine del giorno, come la questione immigrazione, la seconda carica del CNR ne ha anche per i musulmani; De Mattei teme infatti quella che viene descritta come un’invasione musulmana: “Qualcuno potrebbe obiettare che l’immigrazione potrebbe compensare le mancate nascite. Ma non c’è da illudersi. La pacifica integrazione di decine di milioni di musulmani in una futura Europa multiculturale, è un’utopia non diversa da quella della globalizzazione”. E nel merito dei soggetti migranti del nord africa possiamo leggere: “L’Islam è indubbiamente una religione basata sulla violenza e sulla sopraffazione, esiste poco da discutere su questo. Difficilmente l’integrazione con gli islamici é possibile e ritengo questo evento davvero poco probabile e ipotetico”.
Ma non  mancano chicche interessanti anche sull’analisi del paese “Si tollera e si vuole approvare la pillola abortiva, una barbarie, il testamento biologico e la istituzione di quella cosa campata in aria che è il reato di omofobia. Con queste premesse come non gridare ad una etica ormai alla deriva?”.
Sul web, intanto, c’è chi rilancia la richiesta di dimissioni avanzata, oltre che dalla Cgil, da ricercatori e professori del Cnr; per chi fosse interessato:   http://www.petizionionline.it/petizione/dimissioni-del-vicepresidente-del-cnr-roberto-de-mattei/3730