Mobilitazione sindacale al Sant’Andrea: “Esigiamo risoluzioni per la situazione indignitosa del Pronto Soccorso”

“Si fa presente al Direttore Generale dell’Ospedale Sant’Andrea Dr Bianconi e a tutti i destinatari della presente, che lo stato di agitazione del SI CEL non prevede nessuna forma di disservizio dei lavoratori aderenti, non si tratta di uno sciopero, non è stato fatto nessun blocco degli straordinari. La manifestazione che avrà luogo il 12 c.m. nel perimetro aziendale (di cui è stata data comunicazione preventiva alla Questura) non può essere oggetto di limitazione alcuna da parte di chicchessia, a meno che non si abbia l’intenzione di limitare una libertà sindacale nonchè individuale dei lavoratori prevista dalla legge, nel qual caso i provvedimenti saremo noi a prenderli. In quanto non gravante sui servizi e sull’organizzazione lavorativa aziendale (ribadisco: non si tratta di sciopero, viene garantito il servizio secondo orario stabilito, vengono regolarmente effettuati straordinari), non era dovuta alcuna comunicazione alla Commissione di Garanzia Scioperi nei servizi pubblici essenziali. Le preannuncio che è stata comunque richiesta l’apertura della procedura di conciliazione e raffreddamento presso il Ministero del Lavoro, in vista di eventuali altre azioni sindacali, nonchè per derimere al cospetto delle autorità competenti una querelle che riguarda un reparto di fondamentale importanza per l’utenza che vi afferisce e per l’Azienda stessa: il Pronto Soccorso. Come ben specificato nelle innumerevoli lettere inoltrate alla Direzione di codesta Azienda, la situazione dei pazienti e dei lavoratori del Pronto Soccorso è da anni insostenibile: decine e decine di pazienti che stazionano per giorni sulle  barelle, con la luce accesa 24 ore al giorno, con soli 3 bagni a disposizione (di cui solo uno agibile dai disabili), in  promiscuità e con personale insufficiente a garantire un’adeguata assistenza (un normale reparto di degenza prevede 23  posti letto al massimo e l’assistenza viene garantita da almeno 2 infermieri, nell’area barellati dei codici verdi raramente si scende al di sotto dei 30 pazienti e l’infermiere dedicato è uno). Se la Direzione ed il Responsabile del reparto per anni non sono riusciti a dare una risposta concreta alla situazione INDIGNITOSA dei pazienti e dei lavoratori, lo stato di agitazione è il minimo che ci si potesse aspettare, anzi… anche troppo tempo abbiamo aspettato; il fatto che non siano stati creati disservizi di alcun genere all’Azienda sta; di contro, ad indicare la buona volontà di risolvere la questione senza andare ad incidere negativamente su un servizio a cui l’utenza accede fiduciosa, malgrado la situazione. Se la Direzione Generale per anni non si è presa la responsabilità di adottare misure reali e concrete per salvaguardare non solo la salute, ma anche la dignità dei pazienti, Il SI CEL le sue responsabilità se le prende, ribadendo a piena voce che il 12 verrà effettuata una manifestazione sulla questione e che a seguire entrerà in assemblea permanente fino a quando non verranno intraprese misure idonee ad una concreta soluzione della situazione. Mi riservo di far visionare l’allegato della presente mail agli avvocati del SI CEL al fine di verificare se si ravvisino gli estremi di condotta antisindacale.”

Alessio Minadeo Segretario Nazionale SI CEL Federazione Sanità Pubblica