Meno di mille euro all’anno per i Consiglieri comunali di Ladispoli

soldiLADISPOLI – Quanto percepiscono i politici eletti al Comune di Ladispoli? Al tempo degli scandali che quotidianamente riempiono le cronache nazionali, la domanda è pertinente e dalla parte di un’opinione pubblica due volte giustamente indignata: per l’uso spudorato del denaro del contribuente – con l’aggravante di una situazione economica tra le più nere – e per l’atteggiamento spavaldo e impunito di chi è stato colto sul fatto. Ma non basta: pensioni, emolumenti, stipendi vitalizi e quant’altro con cifre a diversi zeri che il comune cittadino, quotidianamente impegnato nel corpo a corpo col carovita, sogna di possedere solo con un colpo di fortuna al “gratta e vinci”, e che invece sono appannaggio esagerato di chi è chiamato a servire lo Stato democratico nei vari livelli politici/istituzionali. Sui costi della politica locale ne parliamo in una intervista flash con il Presidente del Consiglio Comunale di Ladispoli, Giuseppe Loddo, che conosce benissimo, da protagonista, il Palazzetto di Piazza Falcone: nel ruolino di marcia (44 anni – 15 in politica) spiccano gli incarichi di vicesindaco, assessore ai lavori pubblici, capogruppo Pd.
Presidente, quali sono i numeri? “A Ladispoli un consigliere comunale percepisce meno di mille euro all’anno, un assessore circa dodicimila euro, come anche il sindaco avendo quest’ultimo rinunciato al 50% della sua indennità a favore dei servizi sociali”. I gruppi consiliari? “Nessun gruppo consiliare ha fondi a disposizione per l’attività politica sul territorio – precisa Loddo – né tantomeno spese o rimborsi per l’attività politica. C’è un abisso con i numeri del fatato mondo della politica sovra-comunale”. Ok, niente “ostriche e champagne” e progetti di allegria, ma in ogni caso i cittadini come possono operare un controllo? “Gli scandali degli ultimi tempi non fanno che rafforzare la percezione della politica come qualcosa di sporco. E’ un doppio schiaffo morale per chi la svolge in maniera onesta. Le cifre da capogiro che sentiamo quando si parla di politica nazionale o regionale non hanno niente a che vedere con la realtà con la quale si misura un consigliere o un assessore comunale di una città come la nostra. Invito i cittadini a partecipare attivamente alla vita politica della città perchè credo che il rapporto con chi ci rappresenta non può esaurirsi con il momento del voto. Questo rapporto deve completarsi – conclude Loddo – con il controllo dell’attività di chi abbiamo eletto e con la capacità di essere propositivi e condizionare l’azione politica”.