Massacro in Yemen: sui manifestanti il fuoco della polizia

yemenNuovi scontri sono avvenuti nella notte a Sana’a, capitale dello Yemen. Dieci manifestanti anti-governativi sono stati uccisi dai colpi esplosi dalle forze di sicurezza. Secondo quanto riferiscono fonti mediche sarebbero dieci i manifestanti anti-governativi uccisi dai colpi esplosi dalle forze di sicurezza che, affiancate da agenti in borghese, hanno aperto il fuoco su una marcia pacifica, partita dall’Università della capitale e diretta verso gli edifici del governo, ferendo circa 226 manifestanti. Dopo essere stati colpiti da proiettili, manganellate e intossicati da lacrimogeni, sparati dalle forze di sicurezza, alcuni di loro versano in gravi condizioni. E’ da fine gennaio che un movimento di protesta che dalla capitale si è esteso nelle principali città del paese arabo, tra cui Taez e Aden, chiede le dimissioni del presidente Ali Abdallah Saleh, al potere da 32 anni. I nuovi morti portano a 12 il numero complessivo delle vittime nella capitale yemenita dove duri scontro sono in corso da martedì: due oppositori del regime erano rimasti uccisi mentre partecipavano al corteo che voleva raggiungere la sede della presidenza del governo. Le proteste non sono circoscritte alla capitale: sempre martedì altri quattro dimostranti sono stati uccisi dalla polizia in altre città del paese: due a Taez, a 250 chilometri dalla capitale, uno a Hodeida, sul Mar rosso, e un quarto a Dhamar, 100 chilometri a sud di Sana’a.  Ancora fonti mediche riferiscono che sono 226 i manifestanti feriti ieri sera dai proiettili sparati dalle forze di sicurezza a Sana’, di cui decine in gravi condizioni, colpiti da proiettili, manganellate o intossicati da lacrimogeni.