Ladispoli. Paliotta dice no ad Acea Ato 2

paliottaLADISPOLI – “Sulla gestione dell’acqua, che è e deve rimanere pubblica come ha sancito il referendum dello Stato, non riconosciamo l’autorità della Regione Lazio”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha motivato la sua decisione di non partecipare alla riunione indetta da Acea Ato 2 a seguito della messa in mora della Regione Lazio ai comuni che non hanno completato il passaggio dei propri acquedotti all’ente unico di gestione.
“Vorrei sottolineare – ha proseguito Paliotta – che il passaggio ad Acea Ato 2 significherebbe, diversamente da quanto pensavano i comuni nel 2003 quando era nata l’Acea Ato2, consegnare la nostra acqua in mano ai privati Non a caso in questi giorni il consiglio comunale di Roma è andato più volte deserto a causa della volontà del sindaco Alemanno di vendere, anzi di svendere, il 21% di Acea ai privati. Mentre qualcuno gioca a fare il candidato a sindaco e con toni concilianti obbedisce alla Regione, la mia amministrazione sta difendendo con i fatti e non con le parole la nostra acqua pubblica. Ed io, personalmente, sarò in prima fila, insieme agli altri sindaci contrari alla privatizzazione dell’acqua, a manifestare il nostro secco no alle immotivate imposizioni della Regione Lazio”.
“Tutto questo – ha concluso Paliotta – per ribadire alla Presidente Polverini e alla coalizione di centro destra che la sostiene che a Ladispoli sull’acqua non si passa. Un concetto che il 20 e il 21 maggio chiediamo ai cittadini di esprimere nelle urne in modo forte e chiaro”.