Ladispoli. Paliotta: “Da Ardita provocazioni inaccettabili”

aula consiliare LadispoliLADISPOLI – “Gran parte delle notizie sulla seduta del consiglio comunale di giovedì scorso riportate da vari organi di stampa non sono corrispondenti alla verità.”. Il commento è del sindaco Paliotta che preso posizione dopo la versione dei fatti riportata dai mass media in merito alla riunione di Consiglio comunale dello scorso giovedì.
“Penso che l’errore, sicuramente non voluto da parte  della stampa – ha aggiunto Paliotta – sia stato provocato dalle errate informazioni pubblicate su alcuni blog in internet. La seduta si è svolta alla presenza di decine di persone che possono naturalmente raccontare la realtà dei fatti. Non c’è stato alcun contatto fisico e quindi nessun tafferuglio, nessuno ha lanciato oggetti ed i carabinieri, chiamati dal consigliere Ardita, che aveva evidentemente organizzato tutto per ampliare quanto più possibile la sua provocazione, sono arrivati quando il Consiglio comunale aveva già terminato tranquillamente i suoi lavori con l’approvazione del bilancio consuntivo 2010. Gran parte di  consiglieri e gli assessori si erano già ormai allontanati dall’aula. Qualcosa durante la seduta era sicuramente successo: il consigliere Ardita aveva continuato la sua opera di provocazione per tutta la serata, aveva descritto cose del tutto inventate, accusando gli amministratori di fare favori ad amici. Chiamato più volte a chiarire cosa volesse dire non era stato in grado di spiegare il contenuto delle sue accuse. La gravità del suo comportamento è stata tale che, non solo il presidente del Consiglio comunale ha dovuto sospendere la seduta, ma tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza ed opposizione, hanno invitato più volte il consigliere Ardita ad interrompere le sue esternazioni, oppure a dire pubblicamente a quali persone si stesse riferendo. Lo stesso capogruppo del Pdl, Filippo Moretti, si è dissociato pubblicamente dal suo consigliere”.
“Questi i fatti – conclude Paliotta – ai quali che decine di persone presenti, e centinaia per radio, sono state testimoni. Rimane certo un problema già evidente da anni ed è un problema di funzionamento di un organo democratico dove ogni consigliere dovrebbe rappresentare la cittadinanza e dovrebbe sentire la responsabilità del corretto funzionamento delle istituzioni. Chiediamo a tutti di riflettere se sia accettabile che un rappresentante dei cittadini porti in Consiglio comunale notizie false ed offensive che altre persone, nascoste nell’ombra, inventano. E come si deve giudicare un consigliere che offende ed insulta le istituzioni e poi non è nemmeno capace di spiegare il senso di quello che ha detto? E’ un problema che hanno di fronte sia l’intero Consiglio comunale, sia tutti coloro che auspicano un corretto funzionamento delle istituzioni”.