LADISPOLI – Martedì 3 maggio, intorno alle 11:00, il mercato settimanale di via Firenze diventerà teatro protagonista di un incredibile flashmob che paralizzerà il mercato per qualche minuto. la “Carovana dei sì” ai referendum, partita ieri da Borgo Sabotino per arrivare percorrendo tutto il litorale fino a Montalto Di Castro, sito già individuato per l’attivazione di una delle molte centrali nucleari destinate lungo tutta l’Italia, si ferma infatti a Ladispoli dove insieme al comitato referendario di Ladispoli composto da varie realtà, della società civile e Politiche, si è già attivato con un’iniziativa fondamentale, chiedendo al Comune di Ladispoli di votare in Consiglio Comunale una Mozione (presentata da alcuni Consiglieri aderenti al comitato) che dichiari denuclearizzato il nostro Comune.
“L’iniziativa – spiegano i promotori – servirà a sensibilizzare la città su quanto importante sia andare a votare i referendum popolari del 12 e 13 giugno esprimendo quattro si per dire no. La decisione assunta dal governo sul nucleare non deve trarci in inganno. Se da una parte l’emendamento inserito nel decreto Omnibus che sospende l’iter di realizzazione delle centrali nucleari e’ una vittoria del movimento antinucleare dall’altra siamo di fronte al tentativo di Berlusconi e della sua maggioranza di truccare le carte perché consapevole di un successo dei referendum. Comunque il nuovo testo deve ancora essere approvato definitivamente dal Parlamento e soltanto dopo la sua pubblicazione la Corte di cassazione dovrà stabilire la corrispondenza del testo in vigore con i quesiti referendari e l’eventuale annullamento del solo referendum sul nucleare. Per questo la mobilitazione referendaria deve continuare sia contro il nucleare che per gli altri referendum sull’acqua e il legittimo impedimento, perché l’ obiettivo di raggiungere il quorum nel voto del 12 e 13 giugno resta assoluto. Per questo dal 1 al 5 maggio ci metteremo in viaggio sulle strade del Lazio. Cinque giorni nelle piazze e nelle strade delle nostre città con manifestazioni, incontri, dibattiti, musica, flash mob per spiegare che il 12 e 13 giugno è una splendida occasione di democrazia, per difendere i beni comuni e la costituzione. Far vincere i Sì al referendum significa riaffermare, che nessuna scelta di convenienza politica, può cancellare il diritto delle cittadine e dei cittadini a decidere su questioni cruciali per il loro futuro”.