Ladispoli. Clonazione dei bancomat, come difendersi

bancomatLADISPOLI – L’Assessore al Bilancio Giovanni Crimaldi, in vista delle festività natalizie, invita i cittadini ad essere più attenti quando si utilizzano il bancomat o la carta di credito sia per i prelievi che per i pagamenti.
“Negli ultimi mesi – ha detto Crimaldi –mi sono arrivate al Comune di Ladispoli numerose segnalazioni relative a  clonazione  di bancomat o di  carta di credito. E’ piuttosto difficile accorgersi di essere stati clonati al momento in cui si va a prelevare il denaro. Normalmente le operazioni eseguite con il bancomat si fanno meccanicamente e di fretta.  Poi, però, possono succedere due cose. Eseguite un estratto conto di routine e vi trovate con dei prelevamenti che non avete fatto. Oppure siete informati dalla vostra banca che il bancomat è stato scoperto fra altri clonati dalle Forze dell’ordine. Innanzitutto non fatevi prendere dal panico. Ormai le banche rimborsano i correntisti che hanno subito la clonazione della carta e che sono ovviamente in grado di dimostrare la loro buona fede e le transazioni fraudolente. La procedura è abbastanza semplice. Bloccate subito il vostro bancomat attraverso la vostra banca o meglio attraverso il numero verde dedicato. In questo modo il vostro bancomat e quello clonato, diventano inservibili. Passate dalla vostra banca, chiedete la stampa dell’estratto conto e ricavatevi una lista delle operazioni fraudolente con data, ora della transazione, importo e se possibile il luogo, dove è stata eseguita. Prendete il vostro bancomat, che in effetti oramai non serve a nulla dal punto di vista bancario, ma vi serve per dimostrare che non lo avete smarrito e che lo avete usato e detenuto correttamente. Presentate quindi la denuncia presso il posto di Polizia, o Carabinieri o altre forze dell’ordine. Con la vostra denuncia presentatevi nuovamente alla vostra banca dove compilerete dei moduli che istruiranno la pratica del vostro rimborso. I tempi del rimborso variano da banca a banca e da burocrazia a burocrazia”. Questi alcuni consigli:
Estratto conto: controllatelo con attenzione ogni mese, poiché è l’unico modo per accorgersi di eventuali spese mai effettuate.
Allo sportello: osservare l’apparecchiatura di fronte a voi alla ricerca di anomalie o stranezze. Sulla verticale o diagonale della tastiera può esserci per esempio una microtelecamera.
Bocca della fessura: controllate se la fessura dove s’inserisce la carta è ben fissa. Se si muove o si stacca potrebbe significare che è stata coperta con uno skimmer (dispositivo capace di leggere e in certi casi di immagazzinare su una memoria i dati della banda magnetica della carta).
Tastiera: verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una loro tastiera fittizia per catturare il codice segreto. In questo caso c’è un gradino di un paio di millimetri.
Codice segreto: digitate il codice nascondendo con il palmo della mano l’operazione, se il bancomat trattiene la vostra carta e qualcuno si avvicina dicendovi che anche a lui è appena successo la stessa cosa e v’invita a digitare di nuovo il codice per sbloccare la carta, diffidate e non fatelo!
“Qualche buona idea – ha concluso Crimaldi – per ridurre il rischio di furto o clonazione di bancomat e carte di credito è mai tenere il codice segreto e la carta insieme, nel portafogli o nella borsetta, ma custodirli separatamente, meglio ancora memorizzare il codice. Per quanto riguarda le carte di credito, prestare sempre molta cautela nel lasciare i dati per eventuali transazioni via internet. Fare attenzione in bar o ristoranti a consegnare la carta di credito a persone che non si conoscono:meglio piuttosto consegnare la carta direttamente alla cassa e averla sempre sott’occhio. Non permettere a camerieri o cassieri di allontanarsi con la vostra carta. Attenzione alle moderne truffe con il bancomat: se la carta si inceppa nell’apparecchio di prelievo, non abbandonate per nessun motivo lo sportello, fino a quando non siete riusciti a comunicare alla banca il blocco. Molti casi i truffatori simulano questo genere d’incidenti. Nel caso di acquisti sul web, verificate che la pagina del sito in questione sia sicura (che usi algoritmi di crittografia, contrassegnata da un lucchetto posto sulla parte inferiore destra della finestra). Se così non è, diffidate e non comprate nulla. E-mail: se vi arrivano messaggi di posta elettronica dove vi si chiedono dati sensibili relativi alla vostra carta di credito o al conto corrente, non rispondete a nessuna richiesta! Si tratta di una truffa”.