“La stanza del buco”

CIVITAVECCHIA – L’emerito Sig.Cappellani nel respingere la proposta avanzata dal Sig. De Felici, circa l’opportunità di procedere ad una nova votazione sul “narcotest” da somministrare ai componenti la Giunta, ha “disinvoltamente” girato le spalle ad una esigenza, nata dalle voci circolanti sulla recente inchiesta “Sain Libory”, secondo le quali tra i personaggi coinvolti nella vicenda comparirebbe  un consigliere della maggioranza. Questo il fatto in sé, che di per sé stesso parrebbe non meritare altra attenzione. Quello che invece  lascia di stucco sono le “riflessioni”  fatte dal Sig. Cappellani in merito. In prima istanza, l’emerito Presidente del Consiglio Comunale adombra come l’intervento del De Felici sembri strumentale ad una azione lesiva dell’immagine della politica locale presso la pubblica opinione, perché forse convinto che la cittadinanza abbia un buon concetto dei politici, il che é tutto da dimostrare! In seconda istanza, convinto dell’inopportunità di interrogarsi circa il “connubio tra droga e politica” invita a riflettere  “sulla diffusione della droga in tutta la città”…ohibò emerito Presidente “la diffusione della droga in tutta la città” è un problema che non investe solo la città ma anche la Giunta a meno che i suoi componenti siano estranei al  tessuto cittadino, ovvero non siano “cittadini” di questa città “d’incanto”!  E, peraltro, sembra che l’uso, la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti non siano cosine di poco conto secondo il Codice Penale: l’inchiesta in corso ne é la prova lampante! Quindi la sua “riflessione” deve, per forza, comprendere anche i membri della Giunta come “cittadini”, i quali però sono cittadini “particolari” con pesanti responsabilità nei riguardi della gestione della “res publica” e se, in tale attività, invece di porre attenzione a ciò su cui é chiamato ad esprimersi, un qualche consigliere, si perde in dialoghi “filosofici” con entità di difficile collocazione “reale” allora tutto diventa “psichedelico” se vogliamo utilizzare un termine caro alla tanto discussa e controversa “New Age” sessantottina e post- sessantottina….prima del 68 non mi sembra ci fossero già i “lumi della nuova stagione sociale”! Non é d’accordo emerito Presidente? Ma Lei affiderebbe la guida di un Pullman di linea o di un convoglio ferroviario ad un “presunto” amante dei “viaggi psichedelici”: sicuramente no? Verificherebbe, giustamente, l’affidabilità del soggetto! E Lei pensa che la  guida di un’intera città sia cosa da meno? Con la sua ultima riflessione circa la “stanza del buco”, vagheggiata dall’ex-ministro Ferrero, ha messo la ciliegina su una torta che non sembra riscuotere, oggi, con un 68 abbondantemente alle spalle, un grande successo presso la pubblica opinione che, invece, vorrebbe “etica” e “morale” quali valori presenti in “tutti” i rappresentanti del popolo a prescindere dal colore politico! Se  il corpo elettorale intende  verificare,  a qualsiasi titolo, la “bontà” dei soggetti che, in qualche modo, siedono nella massima assise cittadina, ben venga anche un “narcotest” chiarificatore qualora necessario!

Gabriele Pedrini – Segretario Federale Fiamma Tricolore