L’università partecipa allo sciopero generale con un tocco di happening

sciopero universitàLa didattica nelle università italiane continua, nonostante la crisi. E c’è chi, pur zoppicando, non rinuncia a quelle sempre più rare occasioni di approfondimento e ricerca che questo povero paese può ancora offrire. C’è chi – come nel caso degli studenti e docenti dell’annuale scuola europea di letterature comparate “Synapsis” – quest’anno ha deciso di dedicare la sua tradizionale settimana di studio proprio al tema della crisi, sviscerata nelle sue molte, purtroppo qui più che mai attualissime, accezioni. Di crisi si parla, si studia, la si vive quotidianamente, nei tagli definitivi a un sistema universitario che esclude, elimina e abbandona. E se la crisi è ormai diventata conditio sine qua non della ricerca, tanto da divenirne l’oggetto di studio, proprio i ricercatori non potevano rimanere indifferenti di fronte allo sciopero generale contro uno stato di cose che colpisce tutti i settori della nostra quotidianità. E’ per questo che ieri mattina, nella residenza universitaria di Bertinoro (Forlì) dove si svolge la scuola estiva, oltre cinquanta studenti e i docenti  provenienti da tutte le parti d’Europa si sono imbavagliati per manifestare la loro adesione allo sciopero e per esprimere piena solidarietà a tutti i lavoratori. Pezzi di stoffa viola purpureo (lo stesso colore che quest’anno ha fatto da leit-motiv al tema della crisi) sulle bocche di tutti, poco prima che una lezione – non a caso! – sulle “Financial Crisis” nella letteratura anglo-americana ridesse il via alla didattica. “E’ stata una forte protesta simbolica contro gli inaccettabili tagli al sistema educativo – spiega il comitato organizzatore della scuola, tra i promotori della manifestazione – e in generale contro scelte politiche dissennate che vedono nella cultura un inutile orpello e non un motore fondamentale per lo sviluppo e il futuro del nostro paese.”

Francesca Montanino