TARQUINIA – “Non riusciamo a dormire per il rumore intenso e la mattina troviamo le nostre auto imbrattate dal guano dei volatili.” Queste le vibrate proteste dei cittadini di cui si fa portavoce il consigliere dell’Università Agraria Manuel Catini. Infatti, da alcuni giorni centinaia di volatili, sembra si tratti di storni, hanno trovato casa sugli alberi di giardini pubblici e privati di Tarquinia.
Ad essere colpita in particolare da questo fenomeno è la zona intorno al nosocomio Tarquiniese e l’intero centro storico, con il conseguente disturbo al riposo dei ricoverati e dei cittadini.
I volatili, essendo raggruppati in vere e proprie colonie, producono un costante rumore notturno e sporcano con i loro escrementi le vie, le autovetture in sosta e provocando anche ingenti danni alle colture cittadine.
“La situazione è diventata insostenibile – dice Catini – il baccano provocato dagli storni disturba la quiete notturna. Inoltre, l’accumulo di guano e piume su marciapiedi, rende scivoloso e maleodorante il terreno e provoca un degrado del decoro urbano, oltre ad un potenziale rischio sanitario.
Occorre – conclude Catini – un intervento serio dell’amministrazione comunale, valutando l’eventuale installazione di dissuasori ottici (spaventapasseri, sagome di rapaci, dispositivi laser) o acustici.”