Il Tar: “Sull’area del S. Paolo non si può costruire”

CIVITAVECCHIA – È stata pubblicata il 16 settembre u.s. la sentenza 11247/2015 con la quale il TAR Lazio, Sezione Prima Ter, ha rigettato il ricorso avanzato dalla soc. Unicoop Tirreno srl avverso il diniego all’istanza di legittimazione presentato dalla stessa sulla Tenuta di Bandita delle Mortelle, espresso dalla Regione Lazio e dall’Associazione Agraria, riconoscendo come giusta la condotta della Regione che, dopo la mobilitazione dei cittadini e le osservazioni presentate da comitati e associazioni, aveva riconosciuto “preminente l’interesse della collettività rispetto a quello della società ricorrente” e rigettato l’istanza in questione.
Estremamente soddisfatta l’Amministrazione Comunale. “Io stesso, unitamente all’Assessore Manuedda e ad altri esponenti della maggioranza di oggi – ricorda il Sindaco Cozzolino – partecipai alla mobilitazione dei cittadini per impedire la cementificazione di quell’area che, mi preme evidenziare, oltre a costituire un importante polmone verde in un’area densamente abitata, può divenire, con la valorizzazione delle importanti preesistenze archeologiche presenti, anche una risorsa per la città. Abbiamo ora tutta l’intenzione di riappropriarcene convocando quanto prima una riunione con l’Associazione Agraria, che, in qualità di custode delle terre del demanio collettivo, detiene la titolarità della gestione, per verificare il possibile percorso comune per stabilire le modalità di fruizione dell’area nell’ottica della creazione di un parco archeologico e culturale. Primo passo in questa direzione – conclude il Sindaco Cozzolino – sarà il ritiro della delibera 23 del 05.03.2012 che approvava il Piano integrato presentato “sine titulo” dalla Rosa dei Venti srl. e che prevedeva la costruzione in quell’area di otto palazzine. Successivamente, con la giusta sinergia che sono sicuro riusciremo ad attivare con l’Associazione Agraria, riusciremo a restituire definitivamente quell’area ai legittimi proprietari: i cittadini e le cittadine di Civitavecchia”.

Soddisfatto della sentenza anche il Forum ambientalista, tra i promotori della mobilitazione per tutelare la pubblica utilità dell’area di fronte al San Paolo. “Una vittoria dell’intera collettività cittadina che più volte si è mobilitata, da ultimo anche con un’occupazione simbolica delle terre, per difendere tale aree dalle mire speculative di cui era oggetto – afferma la responsabile Simona Ricotti – Articolate le motivazioni su cui, ci piace ribadirlo, hanno avuto effetto, tra l’altro, anche le osservazioni alla richiesta di legittimazione a suo tempo presentate dalla nostra Associazione. Ci aspettiamo ora che l’Agraria, custode per legge delle terre di proprietà del demanio collettivo, e l’Amministrazione Comunale, operino congiuntamente per realizzare il tanto agognato Parco archeologico-culturale, come, peraltro, previsto nella Tavola C del Piano Territoriale Paesaggistico (PTPR) della Regione Lazio, e come da anni la cittadinanza chiede, dotando finalmente la città di un nuovo spazio verde con funzioni ricreative, nel quale si proceda finalmente alla valorizzazione degli importanti, quanto bistrattati, resti archeologici della villa imperiale romana identificata come la ‘Villa Pulcherrima’ nominata da Plinio il Giovane”.