CIVITAVECCHIA – La nomina del Presidente dell’Autorità portuale spacca l’opposizione. E sua volta sia la minoranza di centrodestra che quella di centrosinistra. Ad accendere la miccia la richiesta di un Consiglio comunale per discutere la terna di nomi del nuovo numero uno di Molo Vespucci e, in tal senso, l’eventuale conferma di Pasqualino Monti, avanzata da Andrea D’Angelo con l’appoggio dei consiglieri Pd. Una iniziativa, quella dell’ex candidato sindaco del Pdl, poco gradita dagli altri due consiglieri di centrodestra, Massimiliano Grasso, Daniele Perello, e dall’ex candidato sindaco di Sel Mauro Guerrini. “Su una questione importante come quella della nomina del presidente dell’Autorità Portuale – tuona infatti Grasso – è certamente auspicabile l’apertura di un ampio ed approfondito dibattito in città. Certo è che stupisce come il metodo di confronto che finora ha portato a condividere la maggior parte delle iniziative della minoranza non sia stato utilizzato anche in questa occasione. Dopo aver trascorso un intero pomeriggio tra i banchi del consiglio senza che ieri nessuno dei colleghi firmatari della richiesta di consiglio comunale sollevasse la questione, questa mattina dopo le 10 il redivivo Andrea D’Angelo, che pure ieri era comparso all’aula Pucci, ha contattato telefonicamente la minoranza e dopo neanche un’ora il documento con le firme di 6 consiglieri era già stato trasmesso alle redazioni dei giornali. Nonostante il sottoscritto, capogruppo della Svolta, raggiunto in Prefettura durante il riconteggio, avesse detto di non avere pregiudizialmente nulla in contrario ma di volerne discutere con il collega di gruppo Perello e con il resto della minoranza. Lo stesso vale per Mauro Guerrini”. “Allora ci chiediamo – prosegue – perché tanta fretta? E quale è il perché di una operazione evidentemente preconfezionata che ha riproposto l’asse elettorale Tidei-D’Angelo, prima causa della situazione determinatasi con il voto dello scorso anno? A questi giochi, che peraltro servono solo ad indebolire l’opposizione nella sua azione di contrasto al non-governo dei cinquestelle, noi non abbiamo alcuna intenzione di prestarci. Per quanto riguarda il porto, quanto abbiamo da dire lo diremo in ogni sede, compreso il consiglio comunale”.