I Veterani dello Sport: “Troppi dirigenti sportivi incapaci”

CIVITAVECCHIA – Dai Veterani dello Sport un duro j’accuse nei confronti di quelle dirigenze locali responsabili di gestioni sportive ed economiche fallimentari. Pur senza fare nomi e cognomi i destinatari di questa censura sembrano chiari e riguardano in primo luogo le dirigenze di Snc e Civitavecchia Calcio, proprio nel momento in cui è in discussione, non senza polemiche, la gestione del PalaGalli e del Fattori. Nel merito, infatti, i Veterani rilevano come “sarebbe stato qualificante per tutti se fossero stati evitati toni accesi, dichiarazioni probanti, minacce e contestazioni inutili, ma purtroppo questo sembra essere una costante di questo periodo. Che lo Sport sia in un momento delicato lo sappiamo tutti, che le criticità di alcune società, piuttosto che altre sono evidenti, come pure è evidente che le cause principali sono il cattivo stato finanziario generale oltre che la perdita di quei valori sportivi che per molto tempo sono stati l’asse portante per una buona attività”.
“Purtroppo – proseguono – nella nostra Città questi fattori sono stati aggravati dalla politica che individuate le Società che avrebbero potuto portare un presunto ritorno elettorale (poi rivelatosi inconsistente) è entrata a gamba tesa nelle gestioni sportive, infiltrando personaggi di scarsa qualità e di nessuna competenza, ai quali ha dato la possibilità di gestire strutture, contributi e sponsorizzazioni senza esercitare un minimo controllo né imporre un apposito regolamento e senza tenere conto di un sistema meritocratico, con il risultato di una ascesa a primi attori di ‘comparse’ sia finanziariamente che tecnicamente”. Parole dure che fanno da preambolo al più pesante affondo:” Tirando le somme, ma non poteva essere diversamente, oggi ci troviamo di fronte a dirigenti di Società che dopo aver fallito il risultato sportivo, continuano ad evocare il dissesto finanziario con le relative conseguenze, come se questo fosse avulso dalle loro capacità, senza addebitarsi alcuna responsabilità e in un evidente delirio di onnipotenza, si ripropongono con maggiore arroganza insieme ad alcuni adepti, alla guida anche di altre Società ed alla monopolizzazione delle strutture”.
“Il quadro non è bello – concludono i Veterani dello Sport – né possiamo sperare in miglioramenti se il sistema continua a funzionare in questo modo; oltre ad una attenta e auspicabile ripresa di valutazioni obiettive da parte della stampa e dei tifosi, una via di uscita potrebbe essere data dalla attuale amministrazione con un taglio netto al sistema vigente, favorendo e predisponendo l’uso delle strutture, l’accesso ad eventuali benefici a Società che presentano progetti e bilanci trasparenti e controllabili i cui dirigenti, attratti da questo nuovo corso, potrebbero tornare a proporsi nel segno della competenza e della passione sportiva”.