CIVITAVECCHIA – Il consigliere Alessandro Manuedda e l’ex consigliere comunale Roberto Bonomi tornano a contestare l’assegnazione e l’utilizzo dei proventi derivanti dai parcheggi a pagamento.
“Tra il Comune di Civitavecchia e Etm – si legge in una nota congiunta – è attualmente in vigore un Contratto di servizio per la gestione del servizio parcheggi e sosta a pagamento, stipulato nel 2006 e più volte prorogato. Detto Contratto di Servizio, all’art. 7 – Rapporti finanziari, dispone che ‘I proventi della gestione del servizio spettano al Gestore’, con un corrispettivo per il Comune di appena 1000 euro annui, e, solo inizialmente, del 5% degli incassi. Lo stesso contratto manca di specifiche disposizioni volte a garantire una corretta gestione degli stessi proventi e precise destinazioni di spesa.”
Secondo i due firmatari quanto descritto sopra non risponde alle previsioni di legge. Infatti il Codice della Strada assegna al Comune la titolarità dei proventi derivanti dalla sosta a pagamento, stabilendo inoltre per gli stessi uno stringente vincolo di destinazione per la realizzazione di parcheggi e di interventi volti a migliorare la mobilità urbana: “Tutto ciò – affermano Manuedda e Bonomi – concorre a qualificare detti proventi come entrate di diritto pubblico, indipendentemente dal fatto che questi vengano acquisiti dal Comune mediante affidamento della riscossione ad altro soggetto che, infatti, nel maneggiare pubblico denaro viene ad assumere la veste giuridica di agente contabile obbligato alla resa di conto (Corte di cassazione sent. 12367/2001 e Corte dei Conti – Lazio sent. 3008/2005).”
La decisione di attribuire detti proventi ad Etm non sarebbe dunque conforme alla normativa in vigore, secondo la quale alla municipalizzata dovrebbe spettare solo il corrispettivo di servizio per la gestione operativa della sosta a pagamento.
Bonomi e Manuedda chiedono dunque “che si faccia chiarezza su come sono stati gestiti i proventi dei parcheggi a pagamento, perché se, come previsto dal contratto di servizio, sono stati trattenuti da Etm, ci sembra evidente che la tariffazione per la sosta sia stata di fatto trasformata in un ulteriore onere a carico dei cittadini, distogliendo le somme ricavate dagli scopi di utilizzo previsti, ovvero la realizzazione di parcheggi pubblici, marciapiedi, rotatorie, ecc., con eventuali responsabilità amministrative e contabili che sarà doveroso accertare.”