Gli studenti di Cerenova alla scoperta del Risorgimento e di Giacinto Bruzzesi

gianicoloCERVETERI – Lunedì scorso lo storico locale Angelo Ciofi ha tenuto una lezione ad alcuni alunni di terza sulla Repubblica Romana del 1849, raccontando le imprese e il valore di coloro che combatterono per l’eroica difesa della città, bambini coraggiosi compresi come il famoso “Righetto”, morto a soli dodici anni nel tentativo di spegnere la miccia di una bomba. Ogni parte dell’intenso racconto del dottor Ciofi è stata illustrata dalle immagini degli eroi, dei luoghi e delle battaglie, proiettate dalla signora Hannelore Ciofi sul maxischermo dell’oratorio della parrocchia di S. Francesco, che ha ospitato l’evento dato che la scuola non ha ancora un’aula magna attrezzata. I ragazzi sono potuti così “entrare” dentro la Storia e dentro i tre motivi di questo incontro: siamo nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Garibaldi e i suoi passarono proprio lungo la via Aurelia per andare a difendere Roma e, notizia che li ha toccati da vicino, uno dei più valorosi tra i fedelissimi di Garibaldi è nato a Cerveteri e il suo nome è Giacinto Bruzzesi, doppia medaglia d’oro al valore. La sua storia è ora restituita alla memoria collettiva grazie alle lunghe ricerche compiute da Angelo Ciofi, cui va il merito di aver reso nota la biografia e le imprese del famoso “ceretano tra i Mille”, che fu Vicecapo di Stato Maggiore Garibaldino. L’incontro con lo storico, introdotto dal dottor Flavio Enei direttore del Museo del Mare di Santa Severa e del GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite) promotore dell’iniziativa, è stato reso ancora più emozionante dalla presenza del Generale Guido Martinelli, dell’Associazione Nazionale Giuseppe Garibaldi che, in divisa garibaldina, ha risposto alle domande dei ragazzi, curiosi soprattutto di sapere come entrare a far parte dell’associazione presieduta da Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe, e della quale il generale sfoggiava orgogliosamente la firma sul fazzoletto rosso intorno al collo. Incitati dalle loro insegnanti, le professoresse Retico e Mastrandrea, a conferenza finita gli alunni hanno soddisfatto le loro curiosità chiedendo al dottor Ciofi come è nata la sua passione per la storia e in che modo si può risalire alle fonti che permettano di scoprire personaggi dimenticati come Giacinto Bruzzesi. Lo storico ha confidato loro che l’aver accompagnato suo figlio da piccolo sul Gianicolo per una ricerca fotografica dei luoghi garibaldini, lo ha fatto appassionare alla storia della Repubblica Romana, portandolo poi a scoprire, tra gli 84 busti presenti sul colle, quello di Bruzzesi, su cui ha iniziato a documentarsi. La manifestazione si è conclusa con un lungo applauso, con una merenda offerta a tutti dal parroco e con la proposta, da parte di alunni e docenti, di poter intitolare la scuola al valoroso Giacinto Bruzzesi, dato che il suo nome è legato alla memoria storica del territorio e finalmente la scuola media potrebbe uscire dall’anonimato che finora l’ha solo siglata come parte dell’Istituto Comprensivo Marina di Cerveteri. La domanda per l’attribuzione del nome verrà formalmente inoltrata al Dirigente Scolastico prof.ssa Serru da parte del dottor Ciofi e del GATC, di cui lo storico fa parte. In attesa di sapere l’esito, i ragazzi attendono già il prossimo incontro: con il giornalista Arnaldo Gioacchini, per scoprire tutti i segreti del giornalismo e come si scrive un articolo.