CIVITAVECCHIA – Coda inevitabile di polemiche dopo la vendita dei 17 ettari di campeggio della Frasca da parte dell’Arsial denunciata ieri dalla Presidente del Consiglio comunale Alessandra Riccetti. Sulla vicenda annuncia infatti una interrogazione urgente all’Assessore della Pisana competente il Consigliere regionale di Sel Gino De Paolis, “affinché si faccia chiarezza sui rapporti intercorsi tra la proprietà della Frasca e i soggetti privati che hanno gestito i 17 ettari di campeggio.”
“Quell’area è infatti il polmone verde di Civitavecchia – afferma De Paolis – sottoposta a vincoli di vario genere e grado e per il quale c’è in corso presso la Regione Lazio l’iter per l’istituzione del Monumento Naturale. Proprio su questo punto ho incalzato l’Assessore Refrigeri affinché si faccia in fretta a dar seguito a quanto approvato dal Consiglio. A questa richiesta ho aggiunto, in forma scritta, se alla luce dei vincoli insistenti su quella zona e ai termini previsti dalle convenzioni precedenti alla vendita e relative alla gestione dell’area, l’Arsial ha i titoli per vendere o se, come credo, questa operazione deve necessariamente vedere interessati anche gli altri enti pubblici coinvolti. Ho inoltre chiesto all’assessore di conoscere nel dettaglio quale sia stata la valutazione che ha portato alla decisione di Arsial di vendere i 17 ettari, come è stato stabilito il prezzo, quale sia il progetto imprenditoriale dell’acquirente, e quali siano stati fin ora i rapporti tra Arsial e la cooperativa di Campeggiatori, a partire dalle autorizzazioni rilasciate nel tempo. E’ tutto in regola? Anche gli oneri dovuti dal possesso e dall’uso del bene?”. “Su questo non faremo sconti a nessuno – conclude De Paolis – Quell’area è zona di pregio che deve restare a beneficio dei cittadini, civitavecchiesi in primo luogo. Nessuna accelerazione, con operazioni dalla dubbia legittimità, possono scavalcare l’interesse pubblico e i vari iter di tutela e rilancio che sono in corso nelle Istituzioni, dal Comune di Civitavecchia fino alla Regione Lazio.”
Critico nei confronti dell’Amministrazione comunale, invece, l’esponente della Segreteria Pd Roberto Fiorentini, che parla di “tanto rumore per nulla”, tacciando di incompetenza la Giunta Cozzolino. “Scopriamo oggi – afferma – che già a Dicembre 2014 l’amministrazione aveva scoperto il ‘guaio’ e solo ora, dopo ben tre mesi, ha pensato di avvisare la città. L’unica nostra speranza, che è anche la nostra richiesta, è che la Giunta sia molto più solerte nel cercare di recuperare immediatamente la Frasca alla nostra città, come era nei piani della nostra Amministrazione. Infatti il programma di recupero della pineta, degli scavi archeologici, con la creazione di un percorso turistico-archeologico, che avrebbe dovuto essere finanziato dall’Autorità Portuale, non viene minimamente ostacolato dalla vendita del Camping che resterà, esattamente come prima, l’unica area a pagamento”.