“Ecco le tanto decantate ricadute occupazionali del carbone”

CIVITAVECCHIA – Aria sempre più tesa davanti ai cancelli di Torre Valdaliga Nord dove è divampata la protesta contro il ricorso alle maestranze esterne per i lavori di manutenzione della centrale. Dopo il sit in messo in atto dai lavoratori delle ditte locali prende posizione il Sindaco Antonio Cozzolino, il quale annuncia che è intenzione dell’Amministrazione comunale convocare al più presto Enel in Comune “perchè dovrà spiegarci come mai si fa un così massiccio uso di maestranze non locali e perchè, se sono anni che mancano determinate professionalità, non si è fatto nulla per formarle o per indicare i settori dove queste mancano anche a fronte dell’accordo del 2008″.
Enel ci dovrà anche spiegare cosa intende fare con la vertenza Italcementi – prosegue il Sindaco – e capire quindi se vuole dare una mano a questi lavoratori ai quali, tramite amministrazione, aveva fatto una promessa e preso un impegno, o se rimangiarsi definitivamente la parola data e ritirare la sua offerta di collaborazione mettendo, tra l’altro, in grossa difficoltà il tribunale come rappresentatomi dallo stesso presidente Mantelli”.
Al fianco dei lavoratori anche Rifondazione comunista, che ha preso parte al presidio, rilevando tuttavia come tra le organizzazioni sindacali fosse presente solo la Fiom e come i lavoratori in presidio ammontassero a non più di 30, “fronteggiati, ma senza alcun disordine, da altrettanti agenti di polizia in tenuta antisommossa e alla presenza del vice Questore”. “A dispetto dei proclami sulle ricadute occupazionali tanto decantati ai tempi della riconversione a carbone – tuonano dal Circolo Pelosi – vediamo che oggi e già da anni Enel ricorre a fermate di manutenzione sempre più brevi, con turni avvicendati h24, con lavori appaltati (spesso a ribasso) a ditte estranee al territorio o addirittura straniere, che a loro volta si avvalgono di contratti di lavoro atipici, o addirittura interinali con durata settimanale. Vogliamo essere al fianco di questi lavoratori ricordando alla giunta comunale pentastellata, come alle altre forze politiche di opposizione, che quando erano in campagna elettorale e in cerca di consensi erano sempre in prima linea, a parole, contro Enel, la quale è tenuta al pieno rispetto delle convenzioni. L’unico strumento valido di cui disponiamo nel merito è infatti la convenzione Comune-Enel firmata presso il Ministero delle Attività Produttive il 19 dicembre del 2002, dove si legge testualmente all’art.6 comma 4 che ‘l’Enel si impegna, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, ad attuare iniziative che possano favorire il massimo coinvolgimento consentito dell’imprenditoria locale’. Noi di Rifondazione Comunista – concludono dal Prc – ci chiediamo a questo punto che cosa bisogna fare per chiedere il rispetto degli accordi scritti nero su bianco e perché non si vada avanti ad adottare soluzioni tampone di durata mensile che hanno l’effetto di palliativi”.