LADISPOLI – Leggiamo un volantino dei Socialisti nel quale spiegano la loro uscita dalla maggioranza.
Cercano di dare un manto di sacralità alla loro uscita, motivandolo con questioni di “legittimità”, accusando l’amministrazione ed in particolare il PD – partito di maggioranza relativa – di non aver preso posizione verso gli abusi riscontrati sulle spiagge, aree demaniali e di sacrificare nel bilancio preventivo le politiche sociali privilegiando per contro le opere pubbliche.
Accusano in particolare il Sindaco per non aver revocato una delega, alla NU, in quanto a loro dire, concessa a persona interessata da detti abusi. Cerchiamo quindi di chiarire le cose. Pensate, non sanno che quella delega è superata e che la delega è da tempo nelle mani del Sindaco.
La cosa più importante è che i vari sequestri avvenuti sulle aree demaniali da Fiumicino in poi, sono stati poi revocati dal Giudice che ha disposto il dissequestro. Nessuno degli Amministratori Pd o altri in Comune è interessato da tali provvedimenti, verso i quali la Magistratura farà comunque il suo corso e verso la quale nutriamo il massimo rispetto.
Al momento della lettera scritta dei socialisti ed altri al Pd, nessuno conosceva oggettivamente entità e documentazione se non per averla appresa a mezzo stampa.
Ma torniamo ai socialisti che avevano assegnato l’Assessorato alle Politiche Sociali. Oggi in una fase di ristrettezza economica dovuta alla crisi nazionale ed ai provvedimenti di governo che penalizza tutti i comuni ed in particolare il nostro che è in continua crescita, viene chiesto al settore politiche sociali – la cui spesa è in continua crescita – qualche taglio (su un bilancio deliberato a luglio) in attesa di conoscere quanto ci verrà assegnato con il federalismo (cosa che doveva essere nota a fine giugno ma che è ulteriormente slittata) e quindi successivamente da rimpinguare. Questi sono i motivi dell’uscita dalla maggioranza? Certo è facile amministrare quando ci sono i soldi, è più difficile farlo quando occorre tirare la cinghia e attivare il cervello per inventare soluzioni ai problemi.
Contestiamo anche che si privilegino le opere pubbliche. Perché quando si realizzano scuole, Centro Pasti, Centro Polivalente – Mensa, Campo Sportivo, dieci aule del Centro d’arte e cultura, acquisto locali per centro anziani, investire ulteriori 2,5 milioni per concludere la costruzione del Teatro comunale, non riguardano il sociale, la cultura, la scuola? E poi ci sembra assurdo che politici di vecchia data non conoscano la differenza tra spese correnti e spese in conto capitale! Le opere pubbliche sono fatte esclusivamente con mutui che gravano solo in parte sulla spesa corrente, mentre le politiche sociali come tutti i “servizi” gravano solo sulla spesa corrente ed è su questa che si sono abbattuti i tagli del Governo e della Regione.
Quello che dicono di volere i socialisti cioè privilegiare politiche sociali, scuola, cultura, è già parte del nostro lavoro quotidiano. Dalla Variante al Prg ci aspettiamo – quando operativa – maggior lavoro per tutti, maggiori servizi per il cittadino e acquisizione di “aree per servizi” a favore del Comune.
E’ tempo di lavoro, di stringere su quanto resta da fare e non di sterili polemiche.
Roberto Battillocchi – Capogruppo Pd







