CIVITAVECCHIA – E’ nata Piazza della Vita, dedicata “ai martiri dell’inquinamento”. Sabato pomeriggio l’”Associazione 048”, che da tempo si batte per far conoscere alla cittadinanza la grave incidenza dei tumori sul territorio, ha raggiunto uno dei suoi obiettivi: dedicare la piazza più bella della città, definita la vetrina di Civitavecchia, a tutti coloro che combattono contro il cancro e anche a quelli che non ci sono più. L’Associazione, nata spontaneamente dal tam tam sui social network, ha raccolto l’adesione di migliaia di civitavecchiesi e zone limitrofe, suscitando un risveglio delle coscienze e una presa di posizione netta contro le politiche di coloro che finora hanno permesso, attraverso decisioni errate, l’inquinamento del territorio come lo conosciamo oggi.
All’evento di sabato pomeriggio sono intervenuti: il Sindaco Antonio Cozzolino, che alla presenza di tante persone commosse ha personalmente scoperto il drappo alla nuova targa toponomastica, svelandone il nuovo nome, Piazza della Vita; l’Assessore all’Ambiente, Alessandro Manuedda, che ha dato il suo contributo provvedendo insieme ad altri intervenuti alla piantumazione di un albero; la volontaria del Telefono Rosa, Amelia Ciampa, che ha invitato la collettività ad abbattere il muro dell’indifferenza rispetto a queste malattie che colpiscono nel silenzio sempre più persone, introducendo anche il tema della pala eolica Xeolo, da posizionare proprio alla marina in contrapposizione alla torre dell’Enel. A tal proposito l’Associazione nel corso della serata ha invitato gli intervenuti a scrivere in un registro anonimo dei tumori, i nominativi di coloro che sono malati oncologici per avere contezza di quanti sono costretti, per mancanza di centri specializzati, a cercare idonee cure negli ospedali lontani da Civitavecchia.
L’inaugurazione è giunta al termine con l’appello accorato del presidente di 048, Claudia Martinescu rivolto al Sindaco,“affinchè difenda la nostra salute chiedendo a Enel di diminuire il tenore di zolfo contenuto nel carbone visto che l’alto tasso di tumori e gravi malattie dipendono in gran parte dall’inquinamento. La Piazza della Vita – ha concluso – è la dimostrazione che se siamo in tanti a combattere per la stessa idea, l’impossibile diventa possibile e luogo di memoria, presa di coscienza collettiva dal quale possiamo ripartire insieme per costruire un futuro diverso.”
Antonella Marrucci