Corte dei Conti da brividi: due mesi di tempo per evitare il dissesto

CIVITAVECCHIA – Sessanta di giorni di tempo per elaborare un piano di risanamento o sarà dissesto finanziario. Questo in estrema sintesi il diktat giunto dalla Corte dei Conti sulla base del documento contabile che ha analizzato le gestioni 2011, 2012 e 2013 di Palazzo del Pincio. Tre in particolare le gravi criticità riscontrate dai giudici della sezione di controllo regionale: l’uso distorto dei fondi Enel; la presenza di debiti fuori bilancio estremamente elevati; lo stato di crisi delle società partecipate Hcs e Civitavecchia Infrastrutture. I dettagli della situazione sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dal Sindaco Antonio Cozzolino, dall’Assessore al Bilancio Florinda Tuoro e da vari esponenti di maggioranza, che hanno confermato la necessità di misure drastiche per scongiurare il rischio fallimento, senza risparmiare durissime accuse alle precedenti amministrazioni Moscherini e Tidei.
“Gli SWAP non rappresentano una irregolarità contabile perché sono stati contratti in un periodo storico in cui erano assenti molte delle attuali normative e tutele che regolano i rapporti tra la finanza e gli enti locali – commentano dal Movimento Cinque Stelle – Tuttavia la Corte ha rilevato che determinano una situazione di enorme difficoltà che potrà compromettere gli equilibri di bilancio. Poiché nella vita, e in tutte le leggi dell’universo, vale il principio di causa ed effetto, ricordare e analizzare le cause dell’attuale situazione finanziaria non è il giochino del “dare le colpe alle amministrazioni precedenti”, ma si tratta di capire perché una città che ha avuto soldi a vagonate dall’ENEL è attualmente in uno stato vicino al pre-dissesto e possiede infrastrutture da terzo mondo. Si tratta di capire che prima di lamentarci dei soldi che dobbiamo pagare per le tasse, ci dobbiamo arrabbiare dei soldi buttati in assunzioni sconsiderate, lavori improvvisati come il mercato, nonché aver semplicemente gestito in maniera irregolare i soldi provenienti dall’ENEL.
Civitavecchia è sull’orlo del baratro, l’amministrazione è impegnata a salvare il comune dal fallimento le cui cause sono evidenziate dal dispositivo della Corte dei Conti; cinquantaquattro pagine durissime che ogni cittadino può e deve leggere.
Ci dobbiamo informare sui contenuti piuttosto che ripetere sempre i soliti slogan sulle tasse alte e i servizi scadenti, oppure facendo gli ipocriti dicendo ‘adesso ci sono loro’ con quel distacco di chi crede che quello che in comune si decide non li riguardi”.
“Infine – concludono i grillini – dobbiamo ricordarci che siamo cittadini e non siamo servi di nessuno, anche se quel nessuno alcuni anni fa ci ha raccomandato per una casa popolare o un posto di lavoro. Possiamo e dobbiamo farlo perché quel “nessuno” ha razziato la nostra città e lo ha fatto con il nostro assenso, con il nostro silenzio e, soprattutto, con il nostro voto. A questo ‘nessuno’ non dobbiamo più nulla, anche i mutui più lunghi prima o poi finiscono”.

In allegato il testo completo della relazione della Corte dei Conti:

http://www.comune.civitavecchia.rm.it/portaldata/UserFiles/File/MEF/lettera%20MEF.pdf