CIVITAVECCHIA – Non ci sta Mario Benedetti alle accuse di abusivismo per i chioschi del lungomare. Strutture abusive, come riportato la scorsa settimana dal nostro giornale, in quanto, aveva confermato l’Assessore ai Lavori pubblici Massimo Pantanelli, sprovviste di autorizzazione paesaggistica. Benedetti fornisce però la sua versione dei fatti e dice senza termini: “E’ vero, sono chioschi abusivi. Ma la colpa è del Comune”. Come è possibile? Tutto inizia nel febbraio 2014, quando l’Ufficio demanio del Comune dispone lo spostamento dei chioschi di Benedetti da Piazza degli Eventi in viale Garibaldi, in un punto che destò subito perplessità per la presenza ingombrante della struttura sul marciapiedi, tale da rendere difficoltoso il passaggio dei pedoni. “Tanto che io stesso – sottolinea Benedetti – feci mettere a verbale che quel posizionamento, deciso dal Comune, creava impedimento al passaggio pubblico”. I problemi, comunque, sorgono poco dopo, sia per la struttura del Viale che per quella del Lungomare Thaon de Revel. Il 9 aprile 2014, infatti, il Commissario straordinario Santoriello firma la delibera che autorizza l’occupazione del suolo pubblico per i chioschi stagionali su Viale e Lungomare, compresi quelli di Benedetti, disponendo in via preliminare l’acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica, che Benedetti richiede prontamente all’Ufficio Urbanistica. E qui accade qualcosa di improbabile: “Non me l’hanno rilasciata – afferma – definendo improcedibile la pratica in quanto i miei chioschi non erano conformi alle normative edilizie. In sostanza mi hanno detto che i miei chioschi erano posizionati in un punto in cui non potevano stare, ma è stato il Comune a disporre di posizionarmi lì. In pratica prima mi hanno detto di spostare i miei chioschi al Viale e sul Lungomare e poi mi hanno detto che non potevano rilasciarmi l’autorizzazione paesaggistica perché lì non potevano starci. A questo punto mi chiedo: che colpa ne ho io?”. Benedetti chiama dunque in causa l’Ufficio Demanio e la Dirigente Mechelli: “E’ stata lei a disporre di spostarmi da Piazza degli Eventi al Viale. Non lo sapeva che lì non potevo starci?”. Le ultime novità risalgono allo scorso gennaio. La Polizia municipale effettua un sopralluogo sulle due strutture rilevando la mancanza di autorizzazione paesaggistica e trasmettendo gli atti alla Procura, che avvia le indagini
per l’eventuale ordine di demolizione, e alla Sovrintendenza, che lo scorso 26 gennaio risponde, evidenziando incredibilmente che “l’area in questione non risulta sottoposta a vincolo archeologico paesaggistico”. E Benedetti tuona: “In pratica mi hanno chiesto di richiedere un’autorizzazione paesaggistica, io l’ho richiesta e non me l’hanno rilasciata e poi la Sovrintendenza ha rilevato che non era neppure necessaria”. “In tutto questo non capisco poi perché le strutture debbano essere demolite – aggiunge – Non c’è scritto da nessuna parte nelle varie autorizzazioni rilasciate del Comune che le strutture al termine della stagione estiva andavano rimosse”.
Benedetti quindi si sfoga: “Io non voglio essere un abusivo né operare nell’illegalità. Ma in questa condizione mi ci ha messo il Comune. Non vedo perché debba pagare colpe che non ho. Sono un commerciante e ora come ora non posso assumere e non posso lavorare. Non so nemmeno se potrò farlo la prossima estate”.
Ma. Ga.