Cerveteri. “Vigili esclusi e vigili abusivi: chi paga?”

cereveteri comuneCERVETERI – Per il caso della vigilessa E. Polidori esclusa ingiustamente,  l’Amministrazione comunale ha già prodotto la delibera per pagare l’avvocato assunto, si tratta di circa 4 mila euro (che sommati ai 4 mila euro già pagati nel mese di gennaio diventano 8 mila euro), danaro che sarà sottratto dalle casse comunali. I danni, tenuto conto degli stipendi corrisposti alla vigilessa assunta A. Battisti, dei contributi previdenziali e dei mancati stipendi, per i quali è pendete il giudizio davanti al Tribunale di Civitavecchia, ammontano ad oggi a circa 250.000 euro. La delibera della giunta con la quale si nomina l’avv. Goggiamani ha dell’incredibile perchè viene emessa dopo che il giudizio davanti al Consiglio di Stato era finito! In più nonostante il Comune si sia visto riconoscere la legittimità del suo atto amministrativo (delibera di giunta n. 90 del 2010) con la quale si depenna la Battisti  dalla graduatoria e della determina dirigenziale n. 9 con la quale si disponeva il licenziamento, la stessa continua a lavorare.
Le domande da porsi sono: il Comune o meglio qualche suo funzionario si è pentito di averla licenziata? Come mai hanno deciso di mantenerla in servizio nonostante le sentenze hanno acclarato che fu illegittimamente assunta? Perchè la stessa Battisti era stata esclusa, sempre dal Comune di Cerveteri, da un precedente ed analogo concorso per difetto del titolo di studio e invece la commissione del 2006 l’ammise e poi addirittura nel 2009 l’assunse? Come mai il funzionario del  personale ha riammesso la Battisti in a tempo di record nonostante il Tar non avesse disposto ciò e che dopo che il Consiglio di Stato ha definitivamente sancito l’illegittimità dell’assunzione?  il Comune ed il Sindaco dopo 20 giorni ancora devono “vagliare gli atti”? La vigilessa senza il diploma  ha lavorato per anni senza il necessario titolo di studio ed ora il Consiglio di Stato l’ha condannata. Sempre più, a Cerveteri, la Giustizia fa il suo corso. Infatti la vigilessa assunta nel 2006 senza il diploma di istruzione secondaria superiore, A.B., ora potrebbe lasciare il comando di via Friuli. Inoltre dovrà pagare 5mila euro ad E.P., la candidata esclusa che aveva presentato ricorso perchè, pur avendo tutti i requisiti, si era vista soffiare il posto di lavoro dall’agente “abusivo” (misteriosamente A.B. era stata estromessa lo scorso anno e poi riassunta dal Comune dopo il ricorso al Tar). Così recita la sentenza n.5755 del 2011 del Consiglio di Stato: “ Il titolo di studio di A.B – come stabilito nella camera di Consiglio dai magistrati – non può essere legittimamente inteso quale diploma di istruzione secondaria superiore. Ha poi dichiarato di essere in possesso di un titolo indicando un punteggio in sessantesimi mai conseguito. In più – si legge nella sentenza n. 5755/2011 – la candidata che ha partecipato al procedimento concorsuale ha violato i doveri di correttezza e di cooperazione leale”. Ora cosa succederà? La donna verrà licenziata a beneficio di E.P.? E cosa accadrà a chi ha permesso che una vigilessa entrasse in servizio senza titolo di studio? La vicenda avrà dei risvolti penali? “I funzionari stanno vagliando la sentenza – dice il sindaco, Gino Ciogli – dopo di che si valuteranno gli eventuali provvedimenti da adottare”. Ma, intanto, prende corpo sempre più la notizia di un rinvio a giudizio per le persone che dovevano controllare meglio ma che forse (volontariamente?) non l’hanno fatto a sufficienza si tratta di tre addetti: S. M., A.C. e S. G. altre quattro persone facevano parte della commissione ma con ruoli meno rilevanti ai fini di eventuali responsabilità.

Bruna di Berardino – Lista Civitas Levante