Cerveteri. Scuolambiente e Cprn in prima fila per il referendum sull’acqua

CERVETERI – La Corte Costituzionale ha ammesso, proprio in questi giorni, due dei tre quesiti referendari proposti dai movimenti per l’acqua. Questo il primo passaggio importante della campagna nazionale referendaria “L’acqua non si vende” promossa dal Forum nazionale dei movimenti per l’acqua e numerose altre realtà, per raccogliere le firme necessarie ad abrogare tre norme di legge che dal 2006 ad oggi hanno portato alla progressiva privatizzazione del servizio idrico integrato (SII) in Italia.
Anche la città di Cerveteri ha contribuito alla campagna contro la privatizzazione dell’acqua attraverso una serie di iniziative proposte dal locale Cprn al quale l’Associazione Scuolambiente ha prontamente aderito. I Comitati per la difesa dell’acqua si sono infatti attivati fin dall’inizio con una serie di iniziative come incontri pubblici dibattiti e naturalmente la raccolta firme. Nel mese di settembre il Comune di Cerveteri, su sollecitazione del Cprn, aveva poi votato all’unanimità una mozione, presentata dal gruppo Sinistra Arcobaleno, che toccava i punti essenziali per il diritto all’acqua di tutti  e per sancire l’idea che l’acqua è un bene comune e inalienabile.
“Si ringraziano tutti i cittadini che hanno sostenuto il nostro impegno e tutti gli amici delle realtà associative  e politiche chi ci hanno affiancato nell’impegno a favore di tale battaglia – affermano soddisfatti i promotori del Comitato – ora resta il lavoro più grosso promuovere l’attenzione e l’interesse della cittadinanza verso il voto al referendum. Riuscire a completare il processo di cittadinanza attiva è il passo più importante che potrebbe sancire la vittoria dei movimenti per l’acqua pubblica. Forza gente…il cammino non è finito”.