CERVETERI – “Ciogli dovrà dimettersi, e come accadde per l’ex sindaco il motivo è sempre lo stesso: acqua all’arsenico, analisi non pubblicate e condutture in eternit”. Lo sostiene il Movimento civico Civitas Levante, che torna a criticare la gestione del sistema idrico cittadino da parte dell’Amministrazione comunale.
“Al fine di abbassare il valore troppo alto di arsenico nell’acqua potabile – affermano dal Movimento – esiste anche una procedura di depurazione, questo è possibile attraverso l’istallazione della ‘Fontana leggera’, il meccanismo di depurazione dell’acqua. Oggi è possibile istallarlo nei luoghi comuni, grazie alla regione Lazio e ai sindaci a cui sta a cuore la salute dei cittadini. Con le procedure di Osmosi inversa o con la miscelazione dell’acqua, è possibile abbassare i valori troppo alti dell’arsenico e altre sostanze dannose alla salute, sostanze nocive che provocano il tumore, come oramai dichiarano medici e professori universitari”.
Critiche vengono rivolte anche all’indirizzo della Provincia di Roma, ricordando come nel 2008 il Presidente Zingaretti presentò quattro punti programmatici in merito alla gestione della rete idrica dei 112 Comuni del territorio provinciale che fanno capo all’Ato2. “Zingaretti – proseguono da Civitas Levante – infatti dichiarava che: ‘Non solo non ci sarà l’aumento delle tariffe idriche per l’uso domestico, ma Ato2 potrà beneficiare per il prossimo triennio di un incremento degli investimenti sulla rete e sul servizio da 250 a 318 milioni di euro; una crescita e un miglioramento della gestione del rapporto con Acea e l’unificazione della tariffa per tutti i Comuni facenti parte dell’Ato2’. Però la maxi bolletta è arrivata sconcertando le famiglie ceretane, inoltre Ciogli dice che il danaro per i lavori di bonifica deve arrivare dalla regione, allora due sono le cose o Nicola Zingaretti ha detto una bugia o Acea e Ciogli non stanno facendo bene il loro lavoro”.
Il movimento civico ricorda anche come nel marzo del 2009, a seguito della denuncia presentata circa la situazione idrica e fognaria di Cerveteri e Ladispoli, la Procura di Civitavecchia iniziò una serie di accertamenti e indagini in seguito a cui il Sindaco Ciogli e Acea hanno ripristinato una conduttura per servire le zone de I Terzi, Ceri e S. Martino. “Finalmente – va avanti ancora il movimento Civitas Levante -a gennaio 2010 l’acqua all’arsenico, che arriva al deposito in via Lombardia, viene miscelata con l’acqua che arriva dal Peschiera e così i valori di arsenico sono rientrati nella quantità consentiti dalla legge. Ciogli e tutti gli altri non si sarebbero attivati se non gli fosse stato imposto dalla Magistratura, si sarebbe limitato a tranquillizzare la popolazione continuando a dire “l’acqua è potabile, si consiglia di non farne uso diretto”. Ciogli deve dimettersi – concludono dal movimento – e nonostante le scuse che sta mettendo il motivo è lo stesso per cui dovette terminare prima la legislatura l’ex sindaco Brazzini: acqua all’arsenico, analisi non pubblicate e condutture in eternit”.