Cerveteri. “O Ciogli si dimette o presenteremo una mozione di sfiducia”

consiglio comunale cerveteriCERVETERI – “O Ciogli si dimette o presenteremo una mozione di sfiducia”. Questo l’aut aut lanciato dalla lista “Governo civico per Cerveteri” per voce dei tre Consiglieri comunali Alessandro Gazzella, Lorenzo Croci e Mauro Porro all’indomani della sfilza di avvisi di garanzia che hanno investito il primo cittadino e numerosi esponenti dell’amministrazione.
“Già nel luglio 2010,dopo l’azzeramento della Giunta voluto dal Sindaco, il nostro gruppo aveva deciso di non rientrare a far parte dell’Esecutivo per fondati motivi di ordine programmatico riguardanti lo sviluppo urbanistico ed economico di Cerveteri. Percorso che coerentemente è passato anche nel convinto rifiuto di ogni proposta di nuovi incarichi – affermano i tre Consiglieri in una nota congiunta – Oggi, la convinzione che l’Amministrazione Ciogli sia giunta ad un punto di non ritorno, e che l’attuale classe dirigente di Cerveteri debba essere immediatamente smantellata e ricostruita dalle basi, ci porta a chiedere le dimissioni del Sindaco. Se eventualmente questa richiesta fosse disattesa, ripetiamo ancora una volta, come già in Consiglio Comunale, presenteremo una mozione di sfiducia. I motivi restano quelli da sempre da noi denunciati: svilimento degli impegni presi con il programma elettorale; assenza di uno scopo politico unitario e condiviso, che ha costretto l’Amministrazione a ‘vivere alla giornata’ alla continua ricerca di maggioranze sostitutive e surrogate; centralismo autoritario di un sindaco poco incline al dialogo; completa e grave discordanza sulle più importanti questioni di ordine urbanistico e sulle linee di sviluppo economico della città, tra le quali citiamo il ‘progetto del mega centro commerciale’ e la gestione della nuova area artigianale, oltre che le questioni riguardanti scuola, impiantistica sportiva e la semplice ordinaria amministrazione.
“In un sistema democratico fondato sui valori della trasparenza e della legalità – concludono – alla luce dell’emanazione di 11 avvisi di garanzia che toccano pubblici amministratori, tra i quali il sindaco, nonché altre importanti figure professionali, ci si aspetta che le dimissioni personali siano un atto dovuto, spontaneo ed immediato, specificando che sulle questioni penali è giusto che si esprima solo la Magistratura, mentre sulle questioni politiche ed amministrative è preposto il giudizio dei cittadini, oggi quanto mai necessario e improcrastinabile”.
E se così non fosse, come fanno chiaramente intendere Gazzella, Croci e Porro, i numeri in Consiglio comunale per la Giunta Ciogli non ci sarebbero più.