Allumiere. Piano di battaglia tra Comune e Comitato contro la discarica

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ALLUMIERE – Durante l’assemblea cittadina di ieri, 12 aprile 2011, organizzata dal Comune di Allumiere, alla presenza del Sindaco Augusto Battilocchio, degli assessori Enrica Artebani e Giuseppe Stefanini, l’assessore provinciale all’ambiente Michele Civita ed i consiglieri Emiliano Minnucci e Gino De Paolis della Provincia di Roma, il consigliere Ivano Peduzzi della Regione Lazio ed il rappresentante del Comitato locale Emiliano Stefanini e il Comitato “No Megadiscarica”, è stato trovato un accordo per approvare una delibera che determina le azioni di lotta comuni da intraprendere contro la realizzazione della discarica di 145 ettari nell’area prossima al campo chimico. Comune e Comitato hanno deciso, concordemente, di rimandare le discussioni sul Bio Polo nella zona industriale, proposto dalla EcoStyle srl, al superamento dell’emergenza discarica, nonostante le due questioni siano collegate. Secondo il Comitato “No Megadiscarica”, infatti, “il progetto Bio Polo non è un impianto di compostaggio che produce Compost, ma è un digestore anaerobico che prevede lo smaltimento di 48000 tonnellate annue di fanghi di depurazione con la relativa produzione di una sostanza impropriamente definita Compost, non utilizzabile per l’agricoltura Biologica. Praticamente il prodotto finale è un digestato non utilizzabile in agricoltura biologica per un elevato potenziale fitotossico per la presenza di ammoniaca, metalli pesanti e di natura relativamente fermentescibile” fanno sapere tramite un comunicato dell’assemblea. “La cittadina di Allumiere – continua il Comitato – si sta impegnando in modo responsabile e costruttivamente determinato per scongiurare la creazione di un ‘mostro’ che comprometterebbe tutta la vita e le attività future della comunità montana”. L’augurio del Comitato è che “l’informazione diffusa e la comprensione di quello che sta succedendo nel nostro territorio tocchi profondamente le coscienze e svegli i cittadini dal torpore della rassegnazione”. In attesa che si scuotano le coscienze dei cittadini e che ci si prepari ad una mobilitazione di massa, secondo la delibera approvata ieri, Comune e Comitato sono concordi nel ribadire l’impossibilità, secondo le norme tecniche di attuazione al Prg, di “essere allocate attività di discarica rifiuti, di termovalorizzazione e di produzione di Cdr, nonché ogni altra previsione di insediamento di industrie inquinanti”. Dichiarano inoltre “la totale indisponibilità e netto rifiuto ad accettare ogni ipotesi di accordo economico, sotto qualsiasi forma proposto, in cambio della messa a disposizione di siti finalizzati alla realizzazione della discarica”. Confermano “le opposizioni ufficiali che l’Amministrazione Comunale di Allumiere ha inviato alla Regione Lazio in merito alla mancata consultazione sul Piano Regionale dei Rifiuti” e l’impegno “ad intraprendere tutte le azioni necessarie all’eliminazione del Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Difesa e Roma Capitale per la realizzazione di un Polo Integrato per lo smistamento, il trattamento e il recupero dei rifiuti alla Farnesiana”, facendo proprie “le azioni già avviate dal Comitato locale No Megadiscarica e dall’Amministrazione Comunale in merito alla richiesta di annullamento del Protocollo d’Intesa  inviata al Ministero della Difesa e al Sindaco di Roma, e al conferimento di formale incarico legale per la presentazione di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. La delibera stabilisce inoltre il coinvolgimento di una rappresentanza del Comitato locale “No Megadiscarica” in ogni fase di opposizione al piano in oggetto e la richiesta, “quale prosieguo delle iniziative già intraprese dall’Amministrazione Comunale, di un’audizione, urgente ed immediata, alla Commissione ambiente della Regione Lazio per discutere le osservazioni al Piano Regionale dei Rifiuti”, ribadendo che “soltanto dopo che verrà scongiurato, in esito a formali e definitivi atti amministrativi o legislativi, il pericolo di realizzazione di una discarica nel territorio Comunale di Allumiere, si potranno valutare anche dopo l’eventuale approvazione della variante generale al Prg, progetti di insediamento nella zona industriale e/o proposte di realizzazione di un impianto di compostaggio della sola frazione umida proveniente dalla sola raccolta porta a porta, comprendente ovviamente i residui e gli scarti delle lavorazioni agricole e forestali”. Naturalmente tali progetti dovranno essere elaborati e dimensionati per il solo fabbisogno comprensoriale, facendo particolare riferimento ai comuni di: Allumiere, Tolfa, Civitavecchia e S. Marinella, e comunque per un massimo di 25.000 tonnellate annue, per scongiurare nuovi allarmi.