Aia, Cinque Stelle e Prc accusano il Pd

CIVITAVECCHIA – Come prevedibile la mozione sull’Aia a Torre Valdaliga nord approvata ieri dalla maggioranza alla Camera innesca l’immediata polemica, con il Movimento Cinque Stelle e la sua deputata Marta Grande, firmataria di un’altra mozione bocciata dall’Aula, che accusano il Pd
“Nessuna sorpresa per la verità, almeno rispetto all’esito del voto – commenta l’On. Grande – per quanto il risultato politico che emerge sia chiaro ed insindacabile e sottolinei con ancora maggiore incisività quanto la salute dei cittadini e la questione ambientale siano temi tutt’altro che prioritari per il Pd locale. I punti contenuti nella mozione approvata dalla maggioranza, infatti, rinviano la soluzione del problema all’anno del mai offrendo un assist clamoroso ad Enel, che risulta legittimato dall’esito del voto di ieri ed in sostanza conserva inalterati i privilegi acquisiti nel corso del tempo, vissuti da tutti i cittadini civitavecchiesi come un autentico abuso. Quanto a noi, continueremo ad onorare fino in fondo le promesse fatte in campagna elettorale affinché non restino tali: attraverso i canali di cui dispone la giunta e il sindaco, che porterà avanti la richiesta di riapertura dell’AIA, porteremo avanti la nostra battaglia finché la nostra gente non otterrà il risultato che attende da anni”.
Più duro il commento di Rifondazione comunista, che ha come bersaglio la deputata Pd Maretta Tidei.”Vedere una Parlamentare giovane ma navigata, quanto dotata di spiccato senso dialettico come l’On. Marietta Tidei, che intende un’ipotesi di riapertura dell’Aia come un processo ai trascorsi politici del suo partito e all’operato del padre ex Sindaco, è un fatto gravissimo – commentano dal Prc – Abbiamo assistito ad un episodio da far rabbrividire i peggiori interpreti della prima Repubblica. Alla giunta comunale pentastellata si può addossare ogni accusa di inesperienza, incoerenza o arroccamento su questioni ideologiche e talvolta demagogiche. Ma nel merito dell’Aia, quando degli importanti rappresentanti istituzionali del nostro territorio, dei Parlamentari, sono impegnati per una causa che dovrebbe essere comune, allora è veramente deprimente assistere ad uno spettacolo caratterizzato da scaramucce di partito e virtuosismi dello scaricabarile che non portano da nessuna parte. Nonostante le enormi potenzialità che avrebbe Civitavecchia, in città non c’è lavoro, non c’è certezza del domani e si intravede un futuro tutt’altro che roseo. Non vogliamo essere catastrofisti, ma per che cosa stiamo pagando questo altissimo prezzo in termini di salute e di impatto ambientale?”. “Speriamo – concludono dal Prc -che il Partito Democratico voglia uscire una volta per tutte da quella spirale di onnipotenza ed autoreferenzialità in cui si è gettato a capofitto e che apra al dialogo per il bene del Paese. Ma che lo faccia con tutti, non solo coi poteri forti”.