Acea Ato2, per il Comune la diffida della Regione è illegittima

CIVITAVECCHIA – La diffida della Regione al Comune di Civitavecchia ad aderire ad Acea Ato 2 è destituita di fondamento. Ne è convinta l’Amministrazione comunale che nella giornata odierna, attraverso il Sindaco Antonio Cozzolino, ha risposto alla Pisana chiedendo la revoca della diffida in questione. Secondo i tecnici del Comune, infatti, “la diffida è destituita di fondamento in ragione dell’errata applicazione dell’art. 153, c. 1 del Dlgs 152/2006 e dell’assenza di presupposti”. Per quanto attiene l’articolo 153, come evidenzia il sindaco Cozzolino “si rileva ictu oculi un’arbitraria contrazione, nella diffida inviata da Codesta Direzione, dei termini indicati nel citato art. 153, c. 1, ovvero ‘sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione’. In sostanza, Codesta Direzione Regionale invita e diffida (sic!) questa Amministrazione a anticipare, senza alcuna motivazione, al 12 aprile 2015 una scadenza che, qualora fosse realmente applicabile, la norma collocherebbe al 12 maggio 2015”.
Per il Primo cittadino, inoltre, vengono meno i presupposti della diffida dal momento che “la regione Lazio, in violazione dell’art. 147 del Dlgs 152/2006, non ha ancora provveduto ad individuare gli enti di governo dell’ambito”.
In allegato il testo integrale della nota inviata dal Sindaco alla regione: Risposta Comune a diffida Regione Ato2