SANTA MARINELLA – Domenica 25 novembre presso il Porto di S. Marinella si è svolta la “Festa della Bandiera” delle quattro Repubbliche Marinare della Marina Militare, organizzata dal delegato alla cultura Pino Galletti. Presenti anche molte autorità come il capitano Giaia della Capitaneria di porto di Civitavecchia, il Capitano di Vascello Ugo d’Atri, Presidente Nazionale dell’Istituto per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, il Comandante della Polizia Locale Keti Marinangeli, il Comandante della stazione dei Carabinieri della Perla Maresciallo Roberto Bernardini, i Marescialli della Guardia di Finanza di Civitavecchia Ruocco e Feliciani.
“È un vero privilegio – ha dichiarato il capitano Giaia – come rappresentante del corpo delle capitanerie di porto, prendere parte a questa manifestazione per ricordare la nascita della bandiera delle quattro Repubbliche Marinare a cui tutti i marinai sono legati con un sincero sentimento di appartenenza. Il rispetto della bandiera, la sua esposizione e conservazione fanno parte dell’etica navale che contraddistingue ogni uomo di mare”, ha concluso il capitano.
“La bandiera mi induce ad una riflessione – ha sottolineato il capitano di Vascello Ugo d’Atri – il tricolore, che fu scelta da Napoleone a Milano, ha 216 anni di storia, è stato il colore del nostro risorgimento, a partire dalla prima guerra d’indipendenza del 1848, dalle guerre coloniali, alle due guerre mondiali, è stato anche il colore che ha accompagnato questi 151 anni di storia unitaria. Il tricolore è importante, non è solo un pezzo di stoffa, dobbiamo ricordarci che per difendere questa bandiera numerosi nostri connazionali sono morti anche in tenera età”, ha concluso il presidente nazione dell’Istituto per la Guardia d’Onore alle reali Tombe del Pantheon.
Dello stesso parere l’ammiraglio Gianoglio: “La bandiera non è un’oggetto, non è una cosa costituita da un’asta e da tre pezzi di stoffa con tre colori, la bandiera ha un’anima ha uno spirito e quello spirito e quell’anima che tutti noi oggi stiamo a dimostrare è l’anima della bandiera e l’insieme di tutti i nostri nobili sentimenti: l’amore, il sacrificio per gli altri. Questa bandiera ci rappresenta in tutto il mondo, con orgoglio, proprio in virtù dei sacrifici di molti giovani appartenenti a tutte le forze armate e molti giovani appartenenti ad associazioni di volontariato in giro per il mondo. Un ringraziamento va a tutti i caduti che oggi e in passato che continuano a tenere alto il tricolore Italiano”.
Francesca Ivol