30 novembre 1786, il primo no alla pena di morte

pietro leopoldoEra il 30 novembre 1786 quando per la prima volta uno stato pronunciò il primo no alla pena di morte. Era il Granducato di Toscana, che fu il primo stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte per tutti i reati grazie al granduca Pietro Leopoldo che firmò la cosiddetta Leopoldina, il nuovo codice penale della Toscana. Fu una decisione importante che dimostrò in concreto la possibilità di governare senza ricorrere alla morte come pena.
“Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti asco non gravi – si legge nella Leopoldina – ed avendo considerato che l’oggetto della Pena deve essere la soddisfazione al privato, ed al pubblico danno, la correzione del Reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperarsi, la sicurezza nei Rei dei più gravi ed atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne altri, e finalmente il Pubblico esempio; che il Governo nella punizione dei Delitti, e nel servire agli oggetti ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei mezzi più efficaci col minor male possibile al Reo …avendo altresì considerato, che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza, e docilità di costumi del presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo… »
In Italia sarà totalmente abolita nel 1948 con l’emanazione della Costituzione Italiana, la quale recita all’articolo 27: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte”.
Ogni anno, il 10 ottobre, organizzazioni abolizioniste e attivisti di tutto il mondo si mobilitano per la Giornata mondiale contro la pena di morte, evento principale della Coalizione mondiale contro la pena di morte il cui scopo è far conoscere l’applicazione della pena capitale nel mondo e intraprendere azioni verso l’obiettivo finale, la sua completa abolizione.La ricorrenza sarà celebrata anche a Ladispoli dal Gruppo 240 di Amnesty International che, venerdì 30 novembre alle ore 18:30, sarà presso la Bottega “Il Fiore” in via delle Dalie 11, per commemorare questa significativa data attraverso per un incontro di riflessione sulla situazione della pena di morte nel mondo; con l’occasione saranno anche raccolte firme a favore di persone condannate alla pena capitale. Sarà allestita una mostra fotografica e verrà proiettato un video sul tema della pena di morte. L’ingresso è libero.