“Volevamo braccia, sono arrivati uomini”

ExtracomunitarioLADISPOLI – Nell’ambito del percorso “Volevamo braccia, sono arrivati uomini”, Quando gli immigrati eravamo ( e siamo ? ) noi, la Coop. “Il Fiore” con la collaborazione di: Amnesty International gruppo 240 , Associazione Libera, Caritas Sacro Cuore di Gesù, Casa Editrice La Compagnia delle Lettere, Comune di Ladispoli – Assessorato alla Pubblica Istruzione promuove per sabato 9 aprile ore 17,30 (ingresso libero) presso “Il Fiore” in via delle dalie, 11 – vicino stazione FS – la presentazione del libro Storie di extracomunitaria follia sarà presente l’autrice Claudiléa Lemes Dias.
Queste Storie di Extracomunitaria Follia sono un caleidoscopio sulla vita che mette a fuoco le esistenze dei protagonisti cose uniche, eppure simili, per quel farsi attraversare dal filo rosso della separazione…Qui si fa spazio un’umanità respinta e marchiata col ferro e col fuoco dello stereotipo, ma anche sapori e odori nuovi che invadono le strade, travestiti protetti da angeli custodi e bambini vivaci tenacemente innamorati della lingua italiana. Con un’ironia talvolta cruda e un’ingenuità che lambisce il politicamente scorretto, l’autrice tratteggia identità perse, rinnegate, riacquistate, dimenticate. Il ritratto che si offre al lettore è quello satirico, beffardo ma in fondo inquietante di un Paese chiuso in sé, in equilibrio precario tra ignoranza e paura, tolleranza e rispetto.«Aveva imparato a nuotare da solo perché, tra i poveri, essere autodidatta è la regola».
Claudiléia Lemes Dias: è nata il 13 febbraio 1979 a Rio Brilhante (Brasile), paese di 27.000 anime e 225.500 bovini. Cresciuta osservando la lotta dei “senza terra” e indagando sul taciuto genocidio culturale degli Indios, si interessa da subito ai Diritti Umani e Civili. Si laurea in legge alla Pontificia Università Cattolica del Paranà, si specializza in Tutela Internazionale dei Diritti Umani all’Univesità La Sapienza e in Mediazione Familiare. Pubblica numerosi articoli giuridici in portoghese e italiano ed ogni tanto si cimenta nella narrativa e nel Teatro.
Ha conosciuto una parte di Roma distribuendo volantini pubblicitari dei supermercati nelle aree della periferia e, introdotta dalle genuine risposte ricevute dall’altra parte del citofono, si appassiona alle poesie del Belli e alle satire di Giovenale. Attualmente è dottoranda di ricerca in Sistema Giuridico Romanistico e Integrazione delle Legge all’Università di Tor Vergata a Roma.