Un flash mob in ricordo del “sindaco pescatore” Angelo Vassallo

LADISPOLI – Domani ricorre il quinto anniversario della morte di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica ucciso dalla camorra. Vassallo, conosciuto anche come il “sindaco pescatore”, si è sempre distinto per il suo impegno ambientalista e per il suo amore per il mare, tanto che il comune di Pollica è stato sempre premiato per avere il mare tra i più puliti d’Europa. Altro merito di Angelo fu quello di aver promosso l’iniziativa di far inserire la dieta mediterranea tra il patrimonio immateriale dell’Unesco.
Sabato sera cittadini ed associazioni di Ladispoli (Comitato Caere Vetus, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, Fare Verde Ladispoli, GAR Ladispoli, Il Colibrì, l’altra Ladispoli, la Metamorfosi, la Persona, Libera presidio Cerveteri/Ladispoli, Natura per tutti, Pixi, Salviamo il paesaggio – litorale Roma nord, Upter Ladispoli)
ricorderanno Angelo con un flash mob. Gli organizzatori invitano tutti a recarsi in piazza indossando un indumento o portando un oggetto di colore azzurro, il colore del mare tanto amato dal sindaco pescatore e da tutti noi.
Appuntamento sabato 5 settembre in piazza Rossellini alle ore 19, vi aspettiamo.

BREVE NOTA SU ANGELO VASSALLO

Sindaco di Pollica in tre mandati (dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010), nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato, rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti.
Oltre alla carica di sindaco, ricopriva anche quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Soprannominato il “sindaco pescatore”, politicamente Vassallo si distingueva per un marcato ambientalismo.
Vassallo, il cui comune è stato l’epicentro degli studi sui regimi alimentari mediterranei , si è fatto promotore nel 2009 della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. La proposta è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, a Nairobi. La delegazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, presente in Kenya per la proclamazione, ha dedicato il riconoscimento alla figura del suo promotore.
La sera del 5 settembre 2010, intorno alle 22:15, mentre rincasava alla guida della sua automobile, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori allo stato ignoti; contro di lui sono stati esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali a segno Benché allo stato la matrice dell’attentato sia ignota, il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha avanzato l’ipotesi che esso sia stato commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali: un collegamento potrebbe risiedere nelle azioni svolte da Vassallo a tutela dell’ambiente era visto dalla camorra come un ostacolo al controllo del porto che le garantirebbe libertà nei commerci illegali di droga.