Presentazione napoletana per il volume “Vincenzo Pucitta. Il tumulto del gran mondo”

CIVITAVECCHIA – Prosegue stabilmente la rivalutazione internazionale del genius loci di Civitavecchia, l’operista di scuola napoletana e di fama europea Vincenzo Pucitta (Civitavecchia 1778-Milano 1861), intrapresa nel 2011 con il sostegno della Fondazione Cariciv e curata dal Centro ricerche storico-musicali “V. Pucitta”.
Il volume “Vincenzo Pucitta. Il tumulto del gran mondo”, corposa miscellanea ricca di firme prestigiose e scientificamente mirata a colmare l’ingiusto vuoto critico sul compositore, sarà presentato giovedì 20 novembre alle ore 17 da Michael Aspinall (primo grande cantante “pucittiano” in Italia) nella Sala Martucci del Conservatorio di Musica di Napoli, all’interno della prestigiosa rassegna “Incontri con i protagonisti: da Alfred Brendel a Riccardo Muti” curata da Daniela Tortora e Dinko Fabris.
L’odierno Conservatorio partenopeo “San Pietro a Majella”, diretto da Elsa Evangelista, raccoglie e rilancia l’eredità della leggendaria scuola musicale napoletana e dei suoi quattro antichi conservatori, istituzioni eccellenti tra le quali spiccava il “Pietà dei Turchini”, sede di formazione non solo di Vincenzo Pucitta ma, tra Sei e Settecento, di decine e decine di maestri, protagonisti assoluti del canto e della musica in Europa.
Ecco il sommario del libro, apparso nell’estate 2014 per Cafagna Editore all’interno della collana “Le vie dei suoni”). La prefazione è di Philip Gossett, l’introduzione e la curatela sono di Annamaria Bonsante. Nella prima sezione del volume, intitolata “Vincenzo Pucitta in Europa: l’uomo, il maestro”, compaiono i seguenti saggi: “I Pucitta di Civitavecchia” di Carlo De Paolis; “L’insegnamento del solfeggio nella classe di composizione di Fedele Fenaroli” di Paolo Sullo; “I due prigionieri ossia una burla fortunata del genere à sauvetage” di Emilio Sala; “Pucitta e il Regno Unito” di Daniele Carnini; “Angelica Catalani musa di Vincenzo Pucitta” di Giorgio Appolonia; “Un Verter amletico: Mayr o Pucitta? Ovvero un romantico eroe italiano e il suo grottesco nemico” di Piero Mioli. Alla seconda sezione del volume intitolata “Ottocento e teatro musicale: suggestioni pucittiane” appartengono i seguenti contributi: “Rossini (vero e falso), il Quinto Fabio di Nicolini (Roma 1817) e l’Atalia di Mayr (Napoli 1822)” di Franco Piperno; “Paesaggi visivi nell’Italia napoleonica: Pucitta, Generali, Rossini, 1800-1815” di Sonia Arienta; “La Vestale infida mora: declinazioni di un mito nel primo Ottocento di Gabriele Cesaretti; “Il pubblico tra estetica e prassi: appunti per una storia della ricezione operistica nell’Ottocento” di Paola Ciarlantini. Negli “Apparati” figurano: “Cronologia teatrale (1800-1833)” a cura di Giorgio Appolonia; “Il Teatro Ubaldo Minozzi di Civitavecchia (1786-1844) a cura di Dario Feoli e “Materiali inediti sul Pucitta milanese (1840-1848)” a cura di Annamaria Bonsante. L’indice dei nomi, comprendente più di ottocento lemmi, conclude l’ambizioso volume che, a pochi mesi dalla pubblicazione, è già presente nelle maggiori biblioteche europee e americane.