Il sistema bibliotecario ceretano sabatino porta in rete “Non ci resta che leggere!”

SANTA MARINELLA – Il 30 marzo primo appuntamento con la produzione letteraria realizzata in collaborazione con la Regione Lazio. Storia, ambiente e cultura protagonisti di una narrazione che accomuna il nostro territorio sotto lo stemma della famiglia Orsini.

“Non ci resta che leggere… Millequattro, quasi millecinque” nasce dalla volontà di scoprire le comuni radici del territorio che unisce gran parte dello “Stato di Bracciano”, il Feudo Orsini a Nord di Roma.

Le dieci biblioteche del Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino, grazie a un finanziamento della Regione Lazio per l’Avviso “La Cultura fa Sistema” 2019, hanno dato vita a un progetto incentrato sul piacere della lettura e della scoperta del territorio in base alla documentazione.

Una serie di documenti archivistici conservati per la maggior parte nell’Archivio Storico Capitolino a Roma, dove si trova l’Archivio Orsini, parla del funzionamento della amministrazione dello “stato” che era il Feudo Orsini, e della vita quotidiana. Per la documentazione in nostro possesso il periodo va dalla fine del Quattrocento per arrivare oltre la metà del Seicento, quando il dominio passa in altre mani.

Sorprendentemente, anche una serie di libri ci parla degli Orsini, rimanendo più o meno fedele alla realtà storica e unendo l’emozione della grande letteratura alla scoperta di vite che si sono svolte vicino a noi, ma nel passato. Scopriamo così che Shakespeare e Stendhal ci parlano dei nostri Orsini.

“Il progetto avrebbe dovuto comprendere rievocazioni storiche in tutti gli scenari “Orsini” o comunque storici dei nostri dieci comuni, con attori in costume. Attività didattica nelle scuole, puntando sul target “difficile” della Scuola Media, per parlare della scrittura di manoscritti e del passaggio all’edizione di libri dopo la scoperta della stampa. Inoltre, una serie di Reading, sempre in tutte le biblioteche del sistema, prendeva spunto da testi letterari e storici sugli Orsini, oltre che da film – spiega il Sindaco Pietro Tidei – L’avvenuta pandemia ci ha costretto tutti a ripensare i modi per valorizzare il patrimonio e di riformulare i nostri progetti. Le rievocazioni sono state fatte per un pubblico più ampio – in rete su youtu.be – girando le riprese in un teatro davanti ad un “green key” e utilizzando le foto scattate nelle diverse location come sfondo. Il Reading è stato eseguito davanti alla telecamera. Domani, 30 marzo alle ore 11,30, invitiamo tutti ad assistere al primo appuntamento on line dedicato a questo progetto e a vedere le tracce create sull’apposito canale youtube! L’ultima traccia elaborata, ambientata nell’anno della peste 1656, ci fa chiudere il cerchio, descrivendo un “lockdown” ante litteram e parlando dei sotterfugi escogitati all’epoca per fuggire ai dettami troppo restrittivi per il gusto di qualcuno: tutto cambia perché nulla cambi?”.