Cerveteri, ChezArts omaggia il compositore e pianista francese Erik Satie

CERVETERI – ChezArts, associazione culturale del territorio, propone per giovedì 28 dicembre alle ore 18.00 nei locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria un pomeriggio di arte, musica e lettura dedicato a Erik Satie, compositore e pianista francese, celebre per il suo modo di comporre totalmente originale e innovativo nonché precursore del movimento culturale nato a cavallo della prima Guerra Mondiale DADA, del Surrealismo e Cubismo musicale. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessora alle Politiche Culturali e Sportive del Comune di Cerveteri Federica Battafarano.

Durante l’iniziativa, ad ingresso gratuito, verrà proiettato il Balletto Realista PARADE, realizzato per l’occasione dalla storica compagnia ATERBALLETTO, del quale quest’anno ricorre il centesimo anniversario dalla sua nascita, una pietra miliare di un nuovo modo di concepire il Balletto, nella sua realizzazione scenica e nella composizione orchestrale.
A seguire, il M° Carmen Petrocelli, presenterà il suo saggio musicologico “Parade di Erik Satie. J’invente la forme à partir de zéro”. Ad impreziosire ancor di più l’evento, il M° Hiroko Sato al pianoforte.

Satie fu in vita un personaggio dalle pose originali e dai comportamenti bizzarri, spesso sottolineati dai cronisti del tempo. Visse in un appartamento chiamato da lui “l’Armadio”, composto da due stanze, di cui solo una utilizzata pienamente, mentre l’altra era chiusa a chiave; il contenuto di questa venne scoperto solo alla morte dell’artista: conteneva una collezione di ombrelli di vari generi a cui lui teneva così tanto che non li usava. Satie era inoltre fissato con l’abbigliamento, in particolar modo per i completi in velluto: ne possedeva tantissimi (tutti uguali).
Una delle numerose idee fisse di Erik Satie era il numero tre, un’ossessione mistica; forse una reliquia del simbolismo trinitario associato all’Ordine cabalistico dei Rosacroce, del quale Satie aveva fatto parte in gioventù. Molte delle sue composizioni sono raggruppate in cicli di tre, e tra queste le Trois Gymnopédies del 1888.

Jack-in-the-box è un balletto composto nel 1899, quando Satie conduceva una vita bohémienne durante la Belle Époque; il soggetto gli venne fornito da un amico che abitava nel quartiere di Montmartre. Il manoscritto, che Satie credette sempre di aver perduto in un autobus, venne ritrovato soltanto dopo la sua morte; Darius Milhaud, uno dei rari amici col quale Satie non litigò mai, riuscì a recuperarlo e più tardi lo orchestrò. La belle excentrique (composizione per orchestra) invece si riferisce alla bella “eccentrica”, la ballerina Caryathis, immortalata da uno splendido poster di Léon Bakst.