Caiazza e Lolli portano a Civitavecchia “Mafia Capitale sulla schiavitù del lavoro”

CIVITAVECCHIA – Approda anche a Civitavecchia, giovedì 20 ottobre alle ore 16:00 presso la sala del Dopolavoro ferroviario in viale Baccelli, la presentazione del libro di Cesare Caiazza e Sara Lolli “Mafia Capitale sulla schiavitù del lavoro”.
“La prima presentazione ufficiale del libro che abbiamo scritto – commentano Caiazza e Lolli – intervenuta a Roma la passata settimana, è stata segnata da una larga partecipazione e da un dibattito estremamente importante ed interessante. Oltre alle nostre illustrazioni, tutti gli interventi dei rappresentanti delle forze politiche, dirigenti sindacali, lavoratori, hanno sottolineato la necessità di promuovere una forte azione mirata a ‘riscattare il lavoro da ogni forma di sfruttamento’ come precondizione per riaffermare la legalità e garantire la qualità dei servizi in una sfera, particolarmente importante e delicata, come quella connessa alle attività socio-assistenziali e sanitarie. Se l’obiettivo del nostro libro è quello, come abbiamo scritto e dichiarato, di suscitare un’ampia riflessione collettiva su temi che finora non sono stati sufficientemente affrontati, con molta modestia, possiamo dire che cominciamo a raccogliere primi e significativi frutti che ci spingono ad andare avanti in questa avventura”.
L’iniziativa di Civitavecchia sarà caratterizzata da un confronto pubblico su “lavoro, legalità e stato sociale”, aperta alla partecipazione e al contributo di lavoratori, pensionati e cittadini, nella quale sono stati chiamati ad intervenire dirigenti sindacali, politici e rappresentanti delle Istituzioni: il Sindaco di Civitavecchia, le parlamentari e i consiglieri regionali espressione del territorio, il Presidente della Compagnia Portuale, i Segretari Generali territoriali CGIL, confederale e di alcune categorie.
Nel dibattito interverrà anche la staffetta partigiana Tina Costa che nell’iniziativa di presentazione della passata settimana, in maniera coinvolgente, ha invitato tutti e tutte “a non cadere mai nella ‘rassegnazione’, ad andare sempre avanti, coltivando la speranza e la determinazione per costruire un mondo migliore e più giusto, ripartendo dai valori e dai principi della nostra Costituzione che non va modificata con riforme pasticciate e sbagliate, bensì finalmente e concretamente applicata”.