Bracciano. Sabato 10 luglio la presentazione inedita della collezione Panunzi

BRACCIANO – Grande attesa per la riapertura ufficiale del Museo Civico in via Umberto I a Bracciano dove verrà inaugurata la prima esposizione della collezione di Bruno Panunzi, composta da reperti di epoca etrusca romana che la famiglia Panunzi ha donato al Comune.
L’inaugurazione avverrà sabato 10 luglio alle ore 21 al Chiostro degli Agostiniani. Alle 21:30 ci sarà uno spettacolo di teatro e danza “La terra promessa” ideato e realizzato dal TeatrodiTalia per la presentazione della collezione (si replica il 12 luglio alle 21). Alle 22:30 è fissata la visita alla collezione con il direttore del Museo Cecilia Sodano. L’ingresso è gratuito ma in ottemperanza alle direttive Covid è consigliabile la prenotazione al numero 3334902577.
Bruno Panunzi, molto amato dai braccianesi e fortemente legato all’associazione Forum Clodii, ha voluto e contribuito alla realizzazione del Museo del Duomo a lui intitolato e dato il suo contributo all’istituzione del Museo civico. Laureato in giurisprudenza, ha collaborato al recupero e riordino di archivi storici come quello Odescalchi e Giustiniani.
“L’evento di sabato – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli– rappresenta un momento importante per la comunità braccianese per un duplice motivo: sarà possibile ammirare la collezione Panunzi per cui siamo grati alla famiglia per la donazione e si torna a vivere il museo civico partecipando anche a uno spettacolo teatrale nello splendido scenario del nostro Chiostro in pieno centro della nostra bella città”.  
La collezione donata al Comune è composta, complessivamente, da 392 reperti di epoca etrusca e romana che ben documentano le civiltà che hanno abitato anticamente l’area sabatina e ceretana. Uno dei pezzi più importanti dal punto di vista storico documentario è un piattello di origine etrusca, oggetto di studio fin dalla fine dell’Ottocento, che riporta sul bordo una scritta.
Il professor Paci dell’Università di Macerata ha messo in luce le particolarità del piattello braccianese. La scritta sul bordo è molto particolare e testimonia l’incontro tra le tre più importanti culture dell’Italia antica: la lingua utilizzata è il latino, le lettere sono quelle dell’alfabeto greco, la zona d’origine dell’oggetto etrusca. Il piattello era un oggetto molto diffuso in epoca etrusca; la scritta sul bordo ha quindi anche un valore educativo e rappresenta la volontà, in un’epoca nella quale l’istruzione era riservata alle élites, di alfabetizzare i più giovani attraverso l’uso quotidiano di un oggetto.