Roma. “Incredibile Vodafone, vuole un’antenna sopra al San Camillo”

ROMA – “E’ incredibile, ma la Vodafone ha chiesto di installare un’antenna della telefonia mobile in cima alla Piastra, ossia in bella vista sul torrino del principale edificio dell’ospedale San Camillo, che ospita tra gli altri reparti anche il pronto soccorso per adulti e pediatrico. Il sito non è vietato, bensì vietatissimo perchè sensibile, perciò le antenne devono essere ad oltre 100 metri di distanza. In base al progetto l’impianto è costituito da un’antenna parabolica e addirittura 5 ripetitori circostanti. Ci chiediamo come sia possibile tutto ciò e sulla base di quali impegni delle Istituzioni la società privata abbia ambito a tanto”. Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Marco Giudici, consigliere del Municipio XII.

“Se le società private tentano l’impossibile – prosegue la nota – è evidente che hanno le proprie buone ragioni. Ora il presidente della Regione Lazio Zingaretti, il direttore generale del San Camillo e il Campidoglio devono garantire che quell’impianto non verrà installato. Abbiamo presentato un accesso agli atti anche per seguire passo passo la storia amministrativa. Chiediamo che il Commissario Tronca si faccia carico di questo procedimento, rispedendolo al mittente con tanti saluti dal territorio” proseguono Santori e Giudici.

Infatti, su questa vicenda pesa il precedente della presidente Maltese, che dimenticò nel cassetto del proprio ufficio la pratica riguardante l’antenna di via Anton Giulio Barrili, a 50 metri da una scuola elementare, altro sito sensibile. Quell’antenna rischiò di essere installata per le negligenze del municipio, che stava facendo gli interessi dei gestori di telefonia mobile. Per fortuna, informati dai cittadini degli strani movimenti sul territorio, lanciammo l’allarme, scoprimmo tutte le carte e riuscimmo a far recuperare la situazione. Evidentemente anche stavolta ci hanno provato, con la sfrontatezza di chi è consapevole di avere di fronte una giunta municipale governata da chi fa tutto, fuorché gli interessi dei cittadini. Più che altro appare come un affronto che lede l’immagine e l’onore del municipio stesso” concludono Santori e Giudici.