ROMA – “Incomprensibile e inaccettabile quanto accaduto nella Città metropolitana di Roma Capitale per conto dell’attuale Amministrazione pentastellata che ha corrisposto i residui del trattamento accessorio incentivante dell’anno 2017 a tutti i dipendenti dell’Ente escludendo di fatto i dipendenti occupati presso i Centri per l’Impiego”.
Lo dichiara Federico Ascani (nella foto), Capogruppo gruppo Consiliare “Le Città della Metropoli“, che aggiunge: “Questa palese disparità di trattamento non può essere giustificata se non nell’ottica di una visione distorta e discriminatoria di una Amministrazione che alimenta malessere e mortificazione dei diritti per la gran parte del personale dipendente ovvero nella mancanza di considerazione delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori dell’Ente quali vero e indispensabile motore di questa come di ogni macchina amministrativa. Uno stato di malessere diffuso tra i dipendenti alimentato anche dai comportamenti adottati su temi e argomenti che impongono il confronto e la massima condivisione come emerso da diversi comunicati diffusi da note organizzazioni sindacali presenti nell’Ente”.
“Si conferma dunque – prosegue Ascani – l’incompetenza e la grave carenza di democrazia e rispetto della dignità e dei diritti di chi lavora, nello specifico dei dipendenti dei Centri per l’impiego che nonostante oggi vivano una delicata situazione di transizione e di difficoltà con spirito di abnegazione e sacrificio, garantiscono servizi di fondamentale rilevanza per tutti i cittadini dell’area metropolitana di Roma. Nel manifestare piena e totale solidarietà ai dipendenti così discriminati, chiediamo l’immediato ripristino della imprescindibile parità di trattamento e del rispetto della dignità di chi lavora, anche di chi presta la propria attività presso i Centri per l’Impiego della Città metropolitana di Roma Capitale”.