Regione. Panunzi (Pd): “Con l’approvazione del nuovo Ptpr diamo certezze ai cittadini del Lazio e al territorio”

ROMA – “Diamo certezze ai cittadini del Lazio e al territorio. Chiudiamo al meglio una vicenda che, se rimandata, avrebbe rischiato di ingessare lo sviluppo della regione”.

Lo afferma il vicepresidente della X commissione Enrico Panunzi, dopo l’approvazione del nuovo Piano paesistico territoriale della regione Lazio (Ptpr) in Consiglio regionale, secondo lo schema di accordo con il Ministero dei beni archeologici, culturali e turismo, con cui viene disciplinato l’uso del territorio del Lazio, salvaguardando i vincoli del paesaggio e fornendo sicurezze agli enti locali, agli operatori del settore e ai cittadini.

“Mi sono imbattuto in tante questioni – afferma il consigliere regionale del Pd -. Il Ptpr è stata la più complessa. Ringrazio il presidente Nicola Zingaretti, l’assessore all’urbanistica Massimiliano Valeriani e gli uffici regionali che hanno affrontato e trovato la soluzione a un problema irrisolto da troppo tempo e lasciato in balia del destino. Il piano era stato introdotto dalla legge 24 del 1998, all’articolo 21 che fissava la scadenza nel 1999. Sono passati 22 anni e non si poteva andare oltre. La Regione Lazio ha provato a resistere, andando allo scontro giurisdizionale, fino alla sentenza della Consulta. È stata fatta allora una scelta: quella di dare certezze, decidendo di andare ad approvare la copianificazione per usufruire delle semplificazioni e per innescare un meccanismo di confronto strutturale e continuo, in modo da poter concordare possibili interventi che nascono dalle esigenze degli operatori e delle attività’ produttive. Con l’approvazione del Ptpr si potrà usufruire appunto delle semplificazioni previste dall’articolo 143 del decreto legislativo numero 42 del 2004: ovvero le autorizzazioni paesaggistiche saranno in capo ai comuni che hanno attivato la sub delega con notevole snellimento e velocizzazione delle procedure. Bloccare tutto avrebbe causato danni ingenti al sistema economico e normativo già messo a dura prova dalla crisi causata dalla pandemia e consentirà, inoltre, di sfruttare in maniera ottimale le opportunità offerte dall’ecobonus sulle ristrutturazioni edili”.